Bambino di 8 anni abusato da un bullo di 12. L’avvocato: “Scene da Arancia Meccanica”

Un ragazzino di 12 anni avrebbe abusato di uno di appena otto: sarebbe accaduto in Emilia Romagna tra la primavera e l'estate del 2015 ed avrebbe visto protagonista un giovane "bulletto", che avrebbe sottomesso più volte un giovane amichetto con il quale era solito giocare. I fatti sarebbero accaduti persino davanti ad altri bambini, che pur assistendo a tutto avrebbero preferito tacere.
Le violenze sono andate aventi per mesi nel silenzio più totale, fin quando la giovane vittima non ha deciso di confessare apertamente alla famiglia quello che era stato costretto a subire: "Perché il mio amico mi fa male?", aveva chiesto, letteralmente incredulo. Le perizie mediche hanno confermato che i suoi racconti erano veritieri così è scattata la denuncia ai carabinieri, che hanno inoltrato il caso alla procura del Tribunale per i minorenni di Bologna. A oltre un anno di distanza la vicenda è ancora aperta anche perché nel nostro paese i minori di 14 anni non sono imputabili.
Di recenti i genitori del bimbo di 8 anni hanno segnalato la vicenda anche alla Onlus Caramella Buona, impegnata nella tutela delle vittime di abusi. Da qui è scattata la battaglia affinché vengano adottate misure nei confronti dell’allora 12enne che, intanto, ha potuto ancora frequentare gli stessi luoghi della vittima, prendendosi anche gioco di lui. "Quello che ha lasciato tutti sconvolti, al di là della gravità dei fatti – sostiene Simone Servillo, avvocato dell'associazione –, è che la procura abbia deciso di non prendere una misura di sicurezza nei confronti dell’altro ragazzino. Cosa che invece noi abbiamo richiesto formalmente. E’ vero che l’autore degli abusi non è imputabile, ma i presupposti per un provvedimento sono dovuti alla pericolosità del soggetto, che ha tenuto una condotta da Arancia meccanica, in più occasioni e in un arco temporale molto lungo".