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Aveva oscurato assembramenti agli impianti di Cervinia sulle webcam: si dimette presidente Cervino Spa

Matteo Zanetti – presidente e amministratore delegato della Cervino spa, la società partecipata regionale della Valle d’Aosta che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Chamois e Torgnon – ha rassegnato le proprie dimissioni.  La decisione è arrivata dopo le polemiche per l’oscuramento di una webcam nel comprensorio di Cervinia.
A cura di Davide Falcioni
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Matteo Zanetti – presidente e amministratore delegato della Cervino spa, la società partecipata regionale della Valle d'Aosta che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Chamois e Torgnon – ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica che ricopriva.  La decisione è arrivata dopo le polemiche per l'oscuramento di una webcam nel comprensorio di Cervinia, dove si era verificato un assembramento di sciatori all'inizio del mese nonostante le restrizioni imposte dal governo. Già alla fine dello scorso ottobre, il comprensorio ai piedi del Cervino era salito alla ribalta a causa delle lunghe code registrate fuori dalle casse nel primo giorno di apertura. Albergatore, classe 1971, Zanetti è anche maestro di sci alpino ed era arrivato al vertice della Cervino spa all'inizio dello scorso mese di ottobre.

La mattina di giovedì scorso – 3 dicembre – centinaia di persone si erano assembrate alla partenza della funivia di Plan Maison nonostante la Val D'Aosta fosse regione in "zona rossa". Molti appassionati di sci avevano formato una lunga coda immortalata anche da una webcam della società Cervino, che poco dopo aveva iniziato ad avere un funzionamento "anomalo": benché la telecamera funzionasse da sabato scorso le immagini registrate dalla zona piena di persone risultano pixellate, cioè mascherate dall'ingrandimento spropositato dei pixel che compongono l'immagine, mentre intorno a quella zona il fotogramma non presenta anomalie.

Zanetti ha spiegato ieri in un comunicato  che la webcam sarebbe stata parzialmente oscurata a causa di un errore tecnico e non intenzionalmente per non mostrare le code. Secondo la Cervino spa, da tempo era stato programmato un diverso posizionamento della telecamera che avrebbe avuto bisogno di "un lavoro di oscuramento di parte delle immagini, in quanto la privacy da una parte e il rispetto dello statuto dei lavoratori dall'altra ci impongono di non rendere riconoscibili le persone e di non monitorare chi lavora per Cervino SpA nell'adempimento dei suoi doveri". Alla luce di questo intervento erano stati effettuati la scorsa settimana dei "test di offuscamento" ed "erroneamente alla fine del lavoro di test il sistema non è stato ripristinato in modalità base". Una spiegazione che sui social ha suscitato ilarità e smentite da parte dei tanti appassionati di programmazione web e video.

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