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Asti, zio violentava la nipote all’uscita dalla scuola: condannato a 9 anni di carcere

Le indagini hanno dimostrato che l’uomo costringeva la giovanissima a subire atti sessuali, in particolare, si legge negli atti, “dopo averla prelevata da scuola e averla condotta dal dentista, la accompagnava sempre in casa sua dove la violentava”.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Un uomo piemontese di 65 anni è stato condannato a nove anni di carcere dal Tribunale di Asti per violenza sessuale nei confronti della nipote. I fatti contestati si riferiscono al 2013, quando l'adolescente, all'epoca appena quattordicenne, venne affidata dai genitori allo zio, il marito della sorella della mamma della ragazza.

Ebbene, le indagini hanno dimostrato che l'uomo costringeva la giovanissima a subire atti sessuali, in particolare, si legge negli atti, "dopo averla prelevata da scuola e averla condotta dal dentista, la accompagnava sempre in casa sua dove, approfittando dell'assenza della moglie, la violentava".

La ragazza custodì quel segreto per anni e solo nel 2020 decise di sporgere finalmente denuncia ai carabinieri, che diedero inizio alle indagini. Dopo il rinvio a giudizio e il processo è arrivata anche la condanna. Oltre ai nove anni di reclusione la sentenza prevede anche un risarcimento da quantificare in sede civile e una provvisionale di 100mila euro. La ragazza, difesa dall'avvocato Davide Arri, negli anni si era confidata anche con alcuni amici, anche dopo essersi sentita male a scuola.

"Non c'è sentenza né ci sono risarcimenti che possano rimediare al danno subito dalla mia assistita – ha commentato l'avvocato Arri – ma c'è grande soddisfazione tecnica. Questa sentenza premia innanzitutto il lavoro eccellente svolto dalla procura e dal pm Simona Macciò e la capacità della mia assistita nel determinarsi a sporgere denuncia. Una speranza per le tante vittime di violenza, che possano trovare la forza di spezzare la catena e riemergere, riprendendo in mano la propria vita".

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