Alessandro Venier, ucciso e fatto a pezzi: convalidati gli arresti della madre e della compagna

Sono stati convalidati gli arresti di Mailyn Castro Monsalvo e Lorena Venier, accusate dell’omicidio di Alessandro Venier, il 35enne ucciso lo scorso 25 luglio nella sua casa a Gemona del Friuli (Udine). La decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia di ieri, durante il quale le due donne – rispettivamente compagna e madre della vittima – hanno ricostruito i dettagli del delitto.
Stando a quanto emerso, Mailyn Castro Monsalvo, madre di una bambina nata a gennaio e affetta da depressione post-partum, avrebbe confidato alla suocera di sentirsi minacciata e in pericolo. La richiesta, drammatica, sarebbe stata quella di intervenire per fermare l’uomo, prima che fosse troppo tardi. A raccontarlo al gip è stata iero Lorena Venier: "Mailyn era in pericolo e lei stessa mi aveva detto che l’unico modo per fermarlo era di ucciderlo, non si poteva più attendere. Eravamo terrorizzate. Lo abbiamo prima narcotizzato, poi strangolato con i lacci delle scarpe", ha dichiarato nel corso l’interrogatorio.
Lorena ha spiegato di essersi sentita "in dovere di difendere la nuora", che considerava "la figlia che non ho mai avuto", e ha affermato che il timore fosse che Alessandro portasse con sé la compagna e la figlia in Colombia. "Avvertivo che fosse in pericolo di vita e non volevo che la portasse in Colombia", ha aggiunto. La piccola, di appena sei mesi, non risulterebbe coinvolta in episodi di violenza.
Il giudice ha disposto la custodia attenuata in un Icam (Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute) per Mailyn Castro Monsalvo, in quanto madre di una bimba molto piccola. La minore dovrebbe essere affidata ai parenti materni. Lorena Venier, invece, resta in carcere.
La Procura della Repubblica di Udine ha contestato a entrambe il reato di omicidio pluriaggravato, con l’aggravante del legame familiare, della premeditazione e della presenza di un minore al momento del fatto. A ciò si aggiungono le accuse di vilipendio e occultamento di cadavere. Mailyn è ritenuta l’istigatrice e una delle autrici materiali dell’omicidio, mentre Lorena viene indicata come co-esecutrice e organizzatrice del piano.