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Alessandria: 41 medici percepivano il compenso anche per i loro pazienti morti

La Guardia di Finanza ha scoperto che i medici continuavano a percepire i compensi di 171 persone, che nel frattempo erano però morte.
A cura di D. F.
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Malgrado i loro pazienti fossero morti, talvolta anche da tempo, i medici continuavano ugualmente e ricevere dall'Asl il compenso relativo alla loro assistenza. La scoperta dell'illecito è stata fatta dalla Guardia di Finanza di Tortona, in provincia di Alessandria. I medici interessati dalla vicenda sono 41, mentre i pazienti deceduti 171. Le Fiamme Gialle hanno incrociato i dati del Distretto sanitario di Tortona – oltre 53.000 posizioni – con quelli archiviati nell’anagrafe tributaria e nel database dell’Asl. Il raffronto ha svelato che gli elenchi dei pazienti non erano stati aggiornati e che l’Asl aveva continuato a erogare il pagamento per persone che in realtà erano morte. Secondo la Finanza, ciò ha causato un danno erariale di 21 mila euro. Dal conto suo la Asl ha spiegato che la revisione degli elenchi dei pazienti deceduti viene effettuata ogni tre mesi e che dunque in quelle occasioni vengono detratti ai medici i compensi eventualmente percepiti per i pazienti in realtà non più assistiti.

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