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“A 35 anni e con due figlie nessuno vuole farmi lavorare: mesi di impegno buttati via solo per età e costi”

Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una lettrice di 35 anni e mamma di due bimbe alle prese con le difficoltà di trovare un lavoro: “Mesi di impegno da parte mia, buttati così, solo per una questione di età e costi. A questo punto una madre che ha superato i 35 anni e vuole solo lavorare cosa dovrebbe fare?”.
A cura di Redazione
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Pubblichiamo oggi la lettera di Alessia, 35enne di Lanciano, che ci ha raccontato la sua esperienza di madre con due bimbe piccole alle prese con la ricerca – per niente facile – di un posto di lavoro.

La lettera a Fanpage.it

Non ho lavorato per circa 10 anni, il tempo necessario a rendere le mie due bambine più autonome, anche perché una babysitter non avrei potuto permettermela. Quindi nel 2022 all’età di 33 anni, con tanta speranza, mi reinserisco nel mondo del lavoro. Per 1 anno con contratti a scadenza trimestrale, lavoro in una macelleria di una nota catena di discount, non facile e non leggero, ma vado avanti. Allo scadere dell’ultima proroga, alle 18 del sabato sera, con una chiamata mi viene detto che purtroppo per la mia età ho un costo tale che l’azienda non può permettersi di assumermi, quindi di non ripresentarmi il lunedì successivo.

Passano 9 mesi, a giugno 2024 finalmente dopo circa 30 colloqui arriva una proposta: firmare un pre contratto con una nota azienda a livello nazionale per l’igiene e la cura della persona. Avrei iniziato a lavorare ad agosto, in previsione dell’apertura del nuovo punto vendita nella mia città a settembre.

Il 12 agosto 2024 inizio la formazione della durata di un mese, in un punto vendita distante oltre 30 km da casa, 40 ore settimanali, con anche 5 turni spezzati in 7 giorni, senza rimborso spese. Le difficoltà in quel mese sono tante, anche perché alle spalle ho una famiglia, e purtroppo l’ho messa al secondo posto, nella speranza di un contratto duraturo nel tempo.

Durante la mia formazione fuori, ho sostenuto un colloquio conoscitivo con la referente di zona, e già li avrei dovuto capire molto. Una delle sue prime domande è stata quanti figli avevo e se ne volevo altri e con che tempistiche, in quanto l’azienda si doveva “regolare” se puntare su di me o n. Domanda totalmente fuori luogo, ma a cui sono stata costretta a rispondere.

Passa il mese di formazione, arriviamo a settembre 2024, inizio l’allestimento del nuovo punto vendita insieme ad altri colleghi, lavoriamo per 5 giorni 10 ore al giorno di cui i primi 2 senza luce, con le torce dei telefoni e un caldo opprimente, che a fine giornata era difficile restare in piedi.

Il mio contratto scadeva il 30 dicembre 2024, quindi piena di speranza e in previsione di un rinnovo mi impegno al massimo in quei mesi. Durante il periodo di Natale, dato l’aumento delle vendite, assumono una ragazza di 24 anni, e a me il contratto viene rinnovato, purtroppo, di un solo mese, cioè fino al 31 gennaio 2025.

Allo scadere della proroga anche qui, mi viene detto che il punto vendita non sta lavorando come speravano quindi per questioni economiche la ragazza di 24 anni, assunta per il periodo di Natale, prenderà il mio posto. Mesi di impegno da parte mia, buttati così, solo per una questione di età e costi, eppure anche qui si tratta di una grande azienda a livello nazionale, non di un privato. A questo punto una madre che ha superato i 35 anni e vuole solo lavorare cosa dovrebbe fare?!?

Passa un mese e cerco di riprendermi. Nel frattempo mando curriculum ovunque, poi il primo marzo inizio a lavorare in una catena di negozi di abbigliamento uomo, in un centro commerciale della mia città.

Il contratto prevede 24 ore settimanali, ma da subito mi viene detto che ne farò 36 e che se voglio lavorare devo accettare, visto che purtroppo erano gli unici che non mi avevano fatto problemi per l'età Ci rimango per 3 mesi, allo scadere del primo contratto, questa volta decido io di non accettare il rinnovo. Non perché non abbia voglia di lavorare, anzi, ma non trovo giusto che solo perché donna che ha superato i 35 anni e soprattutto perché madre, debba scendere a compromessi tali pur di avere un lavoro. Questa volta ho deciso io per me.

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