Doveva pagare 1 centesimo di euro all’Inps: “Debito annullato”, dice il direttore
Alessandro Romano, direttore provinciale dell'Inps di Rimini, ha risposto al pensionato di Riccione che si era visto recapitare nei giorni scorsi la raccomandata dalla sede di Roma dell'ente con allegato un bollettino di versamento di un centesimo di euro: "Il signor Casali – ha spiegato il dirigente – non deve tenere conto della comunicazione né effettuare alcun pagamento. Ho già disposto l'annullamento della lettera inviata e l'indebito è da considerare a tutti gli effetti estinto".
Ma cosa era successo? Emilio Casali, 84enne di Riccione, si è visto recapitare una cartella esattoriale dall'Inps, in cui l'istituto di previdenza gli chiede un centesimo di euro. Per inviargli la cartella, l'Inps ha speso 5 euro di raccomandata. Il pensionato sarebbe colpevole di aver ricevuto un centesimo di euro in più di pensione tra il 1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2000. L'Inps quindi rivoleva indietro quei soldi. Come modalità di pagamento l'uomo avrebbe potuto decidere di rateizzare l'importo. Che, lo ripetiamo, era di un centesimo di euro. Inizialmente Casali ha pensato a uno scherzo: "Non volevo credere ai miei occhi – ha raccontato -. Non riuscivo a capire, mi sembrava assurdo. E poi quella cifra, 0,01 euro percepiti in cinque anni. Per un attimo ho pensato che ci fosse dietro dell’altro".