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Bruxelles, vittime salgono a 35. Rilasciato il reporter: “Non è lui l’uomo col cappello”

Colpo di scena nell’inchiesta sugli attentati di Bruxelles: rilasciato il reporter Faisal Cheffou fino ad ora ritenuto l’uomo col cappello ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Zaventem. Intanto, secondo un documento dell’antiterrorismo citato da Sky Tg 24, si scopre che il kamikaze della metropolitana di Bruxelles era transitato anche in Italia nel luglio del 2015.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE: Intanto è ancora caccia all'uomo col cappello ripreso dalle telecamere di sorveglianza dell'aeroporto di Zaventem insieme ai due attentatori suicidi poco prima degli attentati di Bruxelles. Nei giorni scorsi i media avevano identificato l'uomo con il giornalista freelance Fayçal Cheffou, tra gli arrestati di giovedì scorso, ma oggi la polizia belga lo ha rilasciato pubblicando contemporaneamente un video dell'uomo con cappellino e chiedendo informazioni per la sua identificazione. "La polizia sta cercando di identificare l'uomo. È sospettato di aver partecipato all'attentato all'aeroporto di Zaventem il 22 marzo 2016. Se riconoscete questa persona o se disponete di informazioni riguardo all'attacco, si prega di contattare gli investigatori" si legge nel comunicato della polizia federale belga. Cheffou, finora unico incriminato nel dossier sugli attentati di Bruxelles, non aveva né confessato, né fornito il proprio dna per l'identificazione.

Khalid El Bakraoui passò in Italia nel 2015

Uno dei terroristi responsabili della strage di Bruxelles del 22 marzo sarebbe passato per l’Italia lo scorso anno. Si tratta di Khalid El Bakraoui, l’uomo che si è fatto esplodere nella stazione della metropolitana di Maelbeek. Secondo un documento dell’antiterrorismo citato da Sky Tg 24, l’attentatore kamikaze è atterrato all’aeroporto di Treviso, con un volo proveniente dalla capitale belga, nel luglio del 2015. La notizia di un terrorista transitato in Italia arriva dopo quella dell’arresto di Djamal Eddin Ouali, un algerino fermato dagli agenti della Digos a Bellizzi (Salerno) e sospettato di essere implicato in una rete di falsari di documenti utilizzata anche da terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles.

Gli spostamenti di Khalid El Bakraoui in Italia

Di Khalid El Bakraoui gli uomini dell'antiterrorismo, secondo quanto appreso da Sky TG24, hanno ricostruito gli spostamenti: il 23 luglio 2015 alle 8:25 Khalid El Bakraoui è atterrato all'aeroporto di Treviso con un volo Ryanair proveniente da Bruxelles. Il biglietto era stato acquistato con carta di credito da un altro uomo: Abderahman Benamor. Al momento del check-in a Bruxelles El Bakraoui si è presentato con un documento d'identità belga. Il 24 luglio 2015 il nominativo di Khalid viene registrato su un volo Volotea partito dall'aeroporto Marco Polo di Venezia alle 06:00 con destinazione Atene. La notte tra il 23 e il 24 luglio il terrorista ha pernottato all'hotel Courtyard by Marriott Venice Airport di Venezia. Pochi giorni dopo, il primo agosto 2015, uno dei responsabili degli attentati di Parigi arrestato nei giorni scorsi a Bruxelles – Salah Abdeslam – fu avvistato nel porto di Bari diretto a Patrasso. È stato infine scoperto un altro dettaglio: sempre in Grecia, in un appartamento di Atene abitato da Abdelamid Abaaoud, è stata trovata la mappa dell'aeroporto di Bruxelles dove si è fatto esplodere Ibrahim, il fratello di Khalid.

Arrestato presunto terrorista in Olanda

Ieri a Bruxelles ci sono stati disordini alla cerimonia di commemorazione delle vittime delle stragi del 22 marzo, quando si sono infiltrati centinaia di hooligans vestiti di nero, ultrà di varie squadre di calcio ed estremisti di destra. Una decina di giovani è stata fermata e dopo i disordini di piazza della Borsa è stato cancellato l'omaggio alle vittime previsto per Pasquetta presso l'Atomium. Intanto, in Olanda, la polizia ha arrestato domenica sera un cittadino francese di 32 anni sospettato di essere affiliato all'Isis e di essere coinvolto nella preparazione dell'attentato terroristico in Francia sventato giovedì scorso. L'operazione, ha spiegato il procuratore, è stata condotta su richiesta di Parigi. Il francese arrestato sarebbe un complice di Reda Kriket, arrestato nel blitz di giovedì scorso ad Argenteuil, vicino a Parigi.

Bilancio attentati di Bruxelles sale a 35 morti

Le autorità belghe hanno fornito un nuovo bilancio delle vittime degli attentati in aeroporto e metropolitana. I morti sono 35: 31 persone rimaste uccise nei due siti attaccati e 4  pazienti sono morti negli ospedali. Finora sono stati identificati ufficialmente 28 corpi. Intanto la procura ha confermato gli arresti per altri tre terroristi. Si tratta di Yassine A., Mohamed B. e Aboubaker O., arrestati nei raid di giovedì scorso a Bruxelles e ad Anversa.  Per quanto riguarda uno dei teatri della strage, l'aeroporto di Zaventem, ancora non è chiaro quando potrà riaprire. Domani, a una settimana esatta dall'attentato, verrà effettuato un test di apertura per capire a che punto stiano i lavori di ripristino delle strutture andate distrutte con le esplosioni.

L'Algerino arrestato a Salerno si dichiara innocente

Si dichiara innocente invece l'algerino Djamal Eddine Ouali, l'uomo arrestato sabato scorso dalla polizia a Bellizzi, in provincia di Salerno, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura belga. L'uomo è accusato di aver prodotto falsi documenti utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles, ma dice di non sapere niente né degli attentati né dei documenti falsificati. Il suo legale, l'avvocato Gerardo Cembalo, ha fatto sapere che Ouali non si opporrà all'estradizione. "Vuole essere giudicato in Belgio e presterà il consenso per essere estradato nell'udienza che si terrà il primo aprile", ha spiegato il difensore, confermando che l'accusa contestata al suo assistito è di falsificazione di documenti a fini terroristici.

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