430 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ashley Olsen: nei verbali degli inquirenti le ultime ore della 35enne uccisa a Firenze

Fermato per il delitto di Ashley Olsen un 27enne senegalese irregolare con cui la vittima era andata a casa dopo una nottata trascorsa in un locale fiorentino. Alle 9.30 del mattino sul cellulare della donna qualcuno forse prova a chiamare i soccorsi.
A cura di Susanna Picone
430 CONDIVISIONI
Immagine

Per trovare l’assassino di Ashley Olsen, la 35enne americana uccisa a Firenze, l'indagine della squadra mobile è partita dalla ricostruzione dell’ultima notte della donna. Una serata durante la quale, ha ricostruito la polizia, Ashley ha incontrato il 27enne senegalese Cheik Diaw, fermato la notte tra mercoledì e giovedì con l’accusa di omicidio aggravato. Nei verbali degli inquirenti, riportati da La Nazione, c’è la cronaca delle ultime ore della vita della giovane americana.

L’incontro al club Montecarla – L’incontro tra vittima e presunto assassino è avvenuto la notte dell’8 gennaio al club Montecarla, via de' Bardi. Cheik Diaw era già ubriaco (così avrebbe dichiarato agli agenti), Ashley era in compagnia di due amici, Jade Moss e James Bateman. Il senegalese incontra tre ragazze, una parla italiano, due inglese. Offre loro da bere, parla con quella che parla italiano che è appunto Ashley. Moss vede l’amica parlare col giovane e l’avvisa dicendo che “è una brutta persona”. Le due amiche litigano e la Moss va via. Dirà: “Secondo me aveva parlato con quel ragazzo per acquistare coca”. Secondo Cheik, Ashley lo avrebbe invitato alle 6 del mattino ad andare a casa sua. Alle 6.30 – lo conferma anche il buttafuori del Montecarla – i due lasciano il locale. Le immagini delle telecamere visionate dalla polizia inquadrano una coppia, “un uomo alto di colore e una donna molto più bassa”, andare verso casa della vittima. Ci sono anche altre conferme che la Olsen sia entrata a casa sua col senegalese.

Il racconto di Cheik Diaw – Ore 7,30. “Beviamo e sniffano coca che la ragazza aveva in casa. Poi vado a comprare le sigarette. Torno. Abbiamo un rapporto sessuale, poi vado in bagno e getto preservativo e cicca della sigaretta. Mi dice ‘vattene via’ che viene il mio fidanzato. Mi ha trattato come un cane. Mi spinge e batto il fianco. La spingo anch’io e la colpisco con un pugno sulla nuca. Cade, si rialza, riprende a spingermi. Di nuovo la spingo, lei cade all’indietro sbattendo la testa sul pavimento. La prendo per il collo e la tiro su. La riporto a letto sul soppalco. Dice che sta male. Ero ubriaco e avevo preso coca, ma non l’ho strangolata”, è il racconto che il 27enne avrebbe fatto alla polizia. L’uomo avrebbe detto di aver lasciato casa della 35enne alle 8.30 del mattino, mentre tra le 9 e le 11 la vicina di casa ha detto di aver sentito “urla soffocate”. Poi c’è l’ultima telefonata partita dal cellulare (mai trovato) della vittima. Alle 9.30 qualcuno digita 11, probabilmente l’ultimo e disperato tentativo di contattare un numero d’emergenza. Successivamente la polizia tramite tabulati telefonici  ha accertato che per nove ore la scheda sim del senegalese è stata inserita nel cellulare della vittima.

Il presunto killer incensurato e irregolare in Italia – Diaw – lo ha confermato il procuratore capo di Firenze durante la conferenza stampa dopo il fermo – ha fatto una dichiarazione “sostanzialmente ammissiva” di essere l'autore del delitto. Il procuratore ha detto che Ashley Olsen ha subito due fratture al cranio e altre lesioni che da sole le avrebbero procurato la morte. È stata esclusa l’ipotesi del gioco erotico finito male. Dell’uomo fermato si sa che è arrivato in Italia quattro mesi fa e che risiedeva, senza permesso di soggiorno a Firenze, in via Andrea del Castano, dove si era ricongiunto al fratello, regolare in Italia. È incensurato e sconosciuto alle forze dell’ordine. “In caso di fuga sarebbe stato difficilmente rintracciabile”, ha spiegato il procuratore.

Vescovo ai funerali di Ashley: "L'arte non le è bastata contro alcol e droga"

"L'arte con la sua capacità catartica non è bastata ad Ashley in quel groviglio micidiale di alcol e droga" così si è espresso il vescovo emerito Giovanni Scanavino nell'omelia per i funerali della 35enne Ashley Olsen che si son svolti oggi nella Basilica di Santo Spirito. "La chiesa e il quartiere non sono stati capaci di aiutarla ad essere una donna forte contro tutto e contro tutti, la qualità della nostra fede e della nostra umanità è stata insufficiente. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo chiedere perdono per quello che non abbiamo saputo e potevamo fare, chiediamo perdono anche a nome di Ashley perché possa presentarsi al Signore con cuore contrito" ha perseguito il vescovo fiorentino. La stessa comunità però era presente in massa per l'ultimo saluto alla donna con tanti fiori e striscioni. In prima fila in chiesa la famiglia e il fidanzato della donna ma anche il cane Scout che è rimasto vicino al feretro durante tutta la cerimonia. Ashley Olsen sarà tumulata nel cimitero di Soffiano.

430 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views