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Armi USA, Obama contro il Congresso: “Troppo legato alle lobby”

Continua la battaglia del presidente Usa contro la vendita facile di armi da fuoco nel suo Paese: “E’ la causa di una crisi nazionale”. E avverte i candidati alla Casa Bianca: “Non appoggerò chi non sosterrà la mia riforma”.
A cura di Biagio Chiariello
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L’offensiva di Barack Obama contro la vendita di armi in USA è più seria che mai. Nei giorni scorsi il presidente degli USA ha elencato i numerosi episodi in cui è dovuto intervenire per una strage di massa in America, così da illustrare il suo piano per una stretta sulle armi da fuoco, andando giù pesante contro la lobby delle armi che “potrà anche tenere in ostaggio il Congresso, ma non può tenere in ostaggio l'America". Stavolta il numero uno della Casa Bianca punta il dito proprio contro il parlamento degli Stati Uniti d'America  “troppo legato a lobby, interessi e denaro", scrive in una lettera aperta pubblicata sul sito del New York Times. Obama parla di una vera e propria "epidemia della violenza delle armi" che definisce una "autentica crisi nazionale" che ha bisogno di una "risposta nazionale". Quindi annuncia: "Non appoggerò alcun candidato alle presidenziali che non sostenga una riforma di buon senso sulle armi da fuoco".

Il Presidente americano ce l’ha chiaramente con la Nra, la più potente lobby delle armi:  "il ciclo delle violenze legato alle armi non finirà mai finché non chiederemo a questa industria di prendere semplici decisioni per rendere i suoi prodotti il più sicuri possibile” dice. Tuttavia non nasconde che una riforma sulle armi in USA è qualcosa che "non accadrà durante la mia presidenza", per far intendere le difficoltà nel portare a termine un simile cambiamento in America. "Ma ci sono passi che possiamo compiere ora per salvare vite" e tutti "dobbiamo fare la nostra parte", perché "abbiamo tutti una responsabilità", scrive. Oltre all'impegno "come presidente, continuerò – sottolinea Obama – anche a compiere ogni azione possibile come cittadino. Non farò campagna, non voterò a favore, non sosterrò nessun candidato, anche nel mio stesso partito, che non appoggi una riforma sulle armi da fuoco".

Successivamente Obama è intervenuto da Fairfax in un dibattito sulle armi organizzato dalla Cnn, affermando di rispettare il diritto a possedere un'arma da fuoco "ma è coerente fare tutto il possibile per evitare che le armi non cadano in cattive mani". Erano presenti anche la moglie di While Kyle, il militare che ha ispirato il film "American Sniper", un ranger, una donna vittima di violenza sessuale e un sacerdote cattolico di Chicago. Assente invece la Nra, secondo cui il dibattito “è solo di uno spettacolo di pubbliche relazioni orchestrato dalla Casa Bianca”  “Tutti concordano sulla necessità di perseguire chi ha commesso crimini, ma chi li commette – ha sottolineato Obama – non dovrebbe avere accesso così facilmente alle armi". Obama ha affrontato anche le critiche dei suoi detrattori: "sono pronto a parlare con loro ma la conversazione deve essere basata su dei fatti e su delle verità, non su una finzione secondo la quale ‘Obama cerca di confiscare le armi", ha spiegato.

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