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Filippo Mosca e Luca Cammalleri detenuti in Romania, sentenza d’Appello conferma condanna a 8 anni e 3 mesi

Il 29enne Filippo Mosca resterà nel carcere di Porta Alba, in Romania: la sentenza d’appello ha confermato per lui e per l’amico Luca Cammalleri la condanna in primo grado a 8 anni e 3 mesi di reclusione. La decisione era attesa per oggi dopo il rinvio del 19 aprile scorso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Confermata in Appello la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione per Filippo Mosca, Luca Cammalleri e la terza amica italiana. I tre si trovano nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. La sentenza d'appello era attesa per oggi, venerdì 17 maggio, dopo il rinvio annunciato il 19 aprile scorso.

I due giovani di Caltanissetta si trovano nel carcere di Porta Alba a Costanza, in Romania, da oltre un anno con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. I due sono già stati condannati in primo grado a 8 anni e 3 mesi insieme a una ragazza italiana della quale però non è nota l'identità. Per i tre, i giudici romeni hanno sempre respinto la richiesta di domiciliari più volte presentata dai legali.

La sentenza d'appello era inizialmente attesa per il 19 aprile scorso, ma quel giorno i giudici romeni avevano rinviato il verdetto a oggi, venerdì 17 maggio. A marzo gli stessi giudici avevano respinto la richiesta di domiciliari avanzata dai legali di Filippo Mosca nonostante il clamore mediatico suscitato dalle denunce della madre del 29enne, Ornella Matraxia, che nel corso di questi mesi aveva parlato più volte di condizioni di detenzione inumane.

Filippo Mosca era stato anche trasferito in un'altra cella dopo aver subìto un tentativo di accoltellamento nella prigione che condivideva con altre 24 persone. Secondo quanto evidenziato anche dagli avvocati che assistono il 29enne e la sua famiglia, nella cella che Mosca era costretto a condividere con altre 24 persone vi era un solo bagno mai lavato, letti a castello con materassi vecchi e mantenuti in condizioni poco igieniche e infestazioni di insetti. Nonostante i racconti diffusi dai media, però, il 29enne è stato spostato in una cella più grande e in migliori condizioni solo dopo il tentato accoltellamento da parte di un altro detenuto.

"Si sono presi tre mesi senza ragione rimandando una decisione in realtà già presa. Siamo distrutti". A dirlo è Ornella Matraxia, mamma di Filippo Mosca, intervistata dall'agenzia di stampa Ansa. Nel primo pomeriggio è arrivata la sentenza della corte d'appello romena che ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati romeni confermando di fatto la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Mosca e dei suoi amici. "Nel cuore c'era la speranza che qualcosa cambiasse – ha concluso la mamma del 29enne – ma immaginavo che la batosta sarebbe arrivata ancora più forte".

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