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Alluvioni in Brasile, trovata morta la piccola Agnes da Silva Vicente: aveva 7 mesi

La bambina era caduta dall’imbarcazione dei soccorritori lo scorso 4 maggio durante le operazioni di salvataggio della famiglia colpita dalle alluvioni a Canoas, nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul.
A cura di Davide Falcioni
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È stata ritrovato senza vita il corpo della piccola Agnes da Silva Vicente, bambina di sette mesi caduta dall'imbarcazione dei soccorritori durante le operazioni di salvataggio della famiglia colpita dalle alluvioni a Canoas, nello stato brasiliano di Rio Grande do Sul.

La tragica sorte della piccola – la cui sorella gemella era stata invece tratta in salvo – aveva guadagnato da giorni l'attenzione della stampa. "Purtroppo la storia non si è conclusa come vorrei. Adesso il vuoto di questa foto rimarrà eterno", ha scritto la madre della piccola, Gabrielli Rodrigues da Silva, in una pubblicazione sui social media in cui ha condiviso la foto delle figlie.

L'imbarcazione su cui si trovava la famiglia era stata rovesciata dalla furia delle acque che avevano invaso la città vicina a Porto Alegre lo scorso 4 maggio, e Agnes era stata inghiottita nel volgere di pochi secondi.

Nel suo post su Instagram la mamma ha sottolineato che nessuno è responsabile per la morte della piccola. "Nessuno ha colpe. Men che meno le persone che ci hanno aiutati. A tutti quelli che hanno messo in rischio la propria vita per salvarci va tutta la mia gratitudine. Siete i miei eroi", ha scritto Gabrielli da Silva.

Il governo Lula: "Dobbiamo creare una terapia intensiva per il clima"

Le violente piogge che si sono abbattute sulla regione brasiliana del Rio Grande do Sul hanno provocato centinaia di morti e dispersi e secondo la ministra dell'Ambiente, Marina Silva , dovrà servire da monito sullo squilibrio del clima globale. Secondo l'esponente del governo Lula, storica ambientalista, l'episodio è “un insegnamento molto pericoloso” per il Paese. Nei prossimi giorni la ministra consegnerà al presidente un piano di prevenzione delle catastrofi causate dai cambiamenti climatici. "La cosa peggiore – ha spiegato Marina Silva – è non avere consapevolezza del rischio. Occorre mobilitare la società per chiedere ai governi e alle aziende di fare i propri compiti. Per noi è difficile parlare con tutta questa forza, perché in passato chiunque parlasse in questo modo veniva definito ecoterrorista. Ora, la natura ci ha posto in un luogo di realismo. Solo i negazionisti non presteranno attenzione a quanto sta accadendo. Dobbiamo creare una terapia intensiva per il clima".

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