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“Vivere e morire su Airbnb”, la denuncia sulla sicurezza nelle strutture è un caso

Il drammatico racconto della morte di un uomo in un appartamento affittato su Airbnb innesca un nuovo dibattito sulla sicurezza degli affitti temporanei.
A cura di Antonio Palma
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Cosa accade se un utente si fa male o muore mentre si trova in una casa affittata su Airbnb? È il dibattito in corso da alcuni giorni online a seguito di un lungo e toccante racconto personale di Zack Stone sul sito Medium che ha già riacceso lo scontro tra favorevoli e contrari al servizio di sharing. La discussione parte da un'esperienza dolorosissima per l'autore dell'articolo, che nel giorno del ringraziamento di due anni fa ha ricevuto la notizia della morte del padre a causa di un incidente avvenuto in una casa affittata per le vacanze negli Stati Uniti proprio tramite Airbnb. L'uomo stava dondolando su un'altalena legata ad un albero nel giardino della casa quando un ramo si è spezzato cadendo sulla testa del malcapitato uccidendolo. L'articolo, che alterna il racconto della tragedia personale ad altri esempi di incidenti accaduti in questi anni, nonostante il coinvolgimento diretto dell'autore non sembra però avere un tono aggressivo ma sicuramente pone molti interrogativi sulla sicurezza offerta dagli affitti temporanei.

La tesi di fondo infatti è che i locatari che si rivolgono a questi servizi di sharing economy non devono sottoporre le proprie strutture a controlli di sicurezza come avviene ad esempio per Hotel e bed and breakfast e quindi è probabile che in alcuni casi non rispettino neanche degli standard minimi di sicurezza mettendo a rischio l'incolumità di chi trascorre del tempo negli immobili. "Come possono degli affittuari amatoriali che non sanno fotografare o offrire la propria casa in affitto eccellere nel mantenere la propria casa sicura?" si chiede l'autore, aggiungendo: "Airbnb è disposta a mandare qualcuno per assicurarsi che i vostri alberi sembrino belli nelle loro foto, ma non si preoccupa se quegli alberi cadranno sulla vostra testa". Airbnb per ora offre solo una protezione in caso di danni causati da un ospite, ma non c'è nulla che copra invece eventuali danni alle persone. Secondo l'autore invece basterebbe richiedere ai proprietari almeno misure minime come l'installazione di allarmi antifumo o la presenza di estintori.

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