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Usa: 6 milioni di risarcimento alla famiglia di Tamir Rice, 12enne ucciso dalla polizia

Il dodicenne afroamericano fu ucciso da un agente di polizia a Cleveland mentre impugnava una pistola giocattolo. Il poliziotto che sparò non ha subito alcuna conseguenza.
A cura di Susanna Picone
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La città di Cleveland, negli Stati Uniti, pagherà sei milioni di dollari di risarcimento ai genitori di Tamir Rice, il dodicenne afroamericano ucciso a sangue freddo da un agente di polizia mentre impugnava una pistola giocattolo. Il tribunale distrettuale di Cleveland ha stabilito che la città pagherà i primi tre milioni quest'anno e il resto nel 2017. Nell'intesa raggiunta il comune non ha comunque riconosciuto esplicitamente che i suoi agenti abbiano compiuto alcun errore. Il prossimo passo sarà l’approvazione dell’accordo da parte di un tribunale.

La vicenda di Tamir Rice – Il bambino fu colpito il 23 novembre del 2014 dopo che due agenti risposero a una chiamata di emergenza in arrivo da un parco giochi dove veniva segnalata la presenza di un giovane armato. Secondo la ricostruzione, Tamir non avrebbe alzato le mani come chiedevano i poliziotti ma le avrebbe avvicinate alla finta pistola che aveva nella cintura. Il bambino, colpito allo stomaco, morì poco dopo in ospedale.

“Una tempesta perfetta di errori umani” – A dicembre del 2015 il Grand Jury dell'Ohio aveva deciso di non procedere contro il poliziotto che aveva sparato al bambino. Il procuratore della Cuyahoga County aveva definito “indiscutibile” il fatto che Tamir Rice stesse tirando fuori la pistola giocattolo quando venne colpito e aveva aggiunto che i poliziotti non avevano avuto modo di capire che si trattasse di un’arma finta. Il procuratore aveva definito il caso “una tempesta perfetta di errori umani”. I legali della famiglia della vittima hanno definito la sentenza un precedente storico ma hanno aggiunto che non c’è nulla da festeggiare “perché un bambino di dodici anni ha perso la vita inutilmente”. “Una situazione come questa non verrà mai chiusa, perché nulla ridarà Tamir a chi gli voleva bene”, hanno detto anche gli avvocati della famiglia Rice.

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