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Uccise brutalmente la madre: “Ho cacciato diavolo da lei perché voleva fare sesso con me”

Il 19enne miliardario russo Egor Sosin è accusato di aver ucciso la madre Anastasia Novikova strangolandola con il cavo del caricabatterie e di essersi poi accanito sul suo corpo.
A cura di A. P.
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"L'ho uccisa perché volevo cacciare il demonio dal suo corpo dopo che lei ha cercato di fare sesso con me", così il figlio di un miliardario russo si è giustificato davanti ai giudici per aver ucciso brutalmente la madre in un hotel di lusso della città di Kazan nello scorso dicembre. La donna, la 44enne Anastasia Novikova, venne ritrovata in una pozza di sangue sul letto della sua stanza d'albergo dove alloggiava con il figlio. La donna infatti era arrivata nella città sul volga col figlio, il 19enne Egor Sosin, per farlo ricoverare in un centro specializzato nel combattere le dipendenze da droghe. Come stabilito dagli inquirenti russi, la donna fu strangolata dal figlio con il cavo del caricabatterie dello smartphone e successivamente colpita decine di volte al volto mentre era già morta.

"L'ho soffocata per circa mezz'ora. Soddisfatto per la sua morte, mi sono seduto su di lei e ho cominciato a darle pugni in faccia con tutte le mie forze" avrebbe riferito il 19enne alla polizia secondo quanto rivelano i media locali. "Le ho dato almeno venti pugni forti, poi l'ho morsa sul lato destro del collo e ho sentito il sangue in bocca e mi sono reso contro che il sangue le riempiva tutto il viso" avrebbe riferito ancora il giovane figlio dell'oligarca russo Igor Sosin. Il ragazzo poi è uscito dalla stanza vagando in stato confusionale per i corridoi della struttura in mutande e facendo scattare così l'allerta dello staff. I primi esami medici e psichiatrici disposti dopo il fatto avrebbero parlato di schizofrenia paranoide.

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