Torino, assolti i ragazzi accusati di violenza ai danni di un 11enne disabile
Assolti perché il fatto non sussiste. Con questa motivazione la Procura di Torino ha chiesto l'archiviazione per i ragazzi indagati per i casi di bullismo che causarono la disabilita psichica e il ritiro dalla scuola di un adolescente di undici anni. La Procura di Torino ha infatti determinato che i danni subiti dall'undicenne non sono in alcun modo riconducibili ai "bulli".
La storia di violenza di svolge a Torino – era stato raccontato in un primo momento – , dove la scuola diventa un inferno per l'undicenne, costretto a confrontarsi giorno per giorno con la prepotenza dei bulli. In due si accanivano contro lui e un altro compagno, mentre un terzo faceva il "palo". I fatti risalgono a settembre 2015 e le violenze proseguono fino a gennaio 2016, quando la salute del ragazzo costringe i genitori a prendere provvedimenti. L'undicenne soffre di crisi che successivamente si sarebbero rivelate di origine psicologica, ma che sul momento i genitori sospettano essere di natura strettamente neurologica.
Quando il ragazzo si raccoglie al suolo, agita le braccia contro una minaccia immaginata (o semplicemente "ricordata") e poi perde i sensi, il madre e il padre sospettano un episodio di epilessia, forse un infarto. "Neanche il tempo di destarlo che il piccolo inizia a tremare con scatti improvvisi e violenti, ad agitare le mani verso l’alto, quasi a proteggersi il volto, e poi – spiegano i genitori a Repubblica.it – a dimenarsi sul pavimento, senza urlare, ma biascicando mugugni monotoni e incomprensibili". Seguono le visite medica e gli esami al Regina Margherita: di malesseri fisici nessuna traccia.
