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“Sirene Migranti” nel paese di Padre Pio: a Pietrelcina l’installazione digitale di Cerami

I volti e le parole delle nuove sirene nell’installazione digitale mapping di Franz Cerami. L’opera è realizzata con un’elaborata tecnica di rilevazione degli ingombri che permette di reinterpretare i pieni e i vuoti degli edifici su cui saranno proiettale le immagini.
A cura di Redazione Cultura
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Il poster di "Sirene migranti"
Il poster di "Sirene migranti"

Dopo aver incontrato e ritratto centinaia di donne migranti provenienti da Oriente, Franz Cerami, artista napoletano d'arte contemporanea, ha ideato e realizzato l'installazione digitale mapping video "Sirene Migranti": volti e parole di nuove sirene, insieme con la mappa delle singole migrazioni, formano una immaginifica poesia animata che verrà proiettata sulla facciata degli edifici di via Riella a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 27 e 28 dicembre, dalle ore 19. Le proiezioni video vengono realizzate con un'elaborata tecnica di rilevazione degli ingombri dell'edificio su cui viene proiettata l'installazione, reinterpretando i pieni e i vuoti.

L'artista non tradisce la sua anima napoletana e mescola sacro e profano: le sue donne migranti sono colorate, hanno il colore del mare, del viaggio, della traversata, dell'attraversamento. Intorno a loro si anima un velo, una corona: sono sirene, madonne, sante, donne. «E come la sirena Partenope, proveniente dal mare, rifondò la città che sarebbe divenuta Neapolis – dichiara Cerami – così le donne migranti, anche loro tragicamente provenienti dal mare, rifonderanno l'Europa, dando vita a una nuova umanità occidentale».

Le figure femminili simbolo di civiltà

Sirenemigranti_cinese
Sirenemigranti_cinese

Nel corso della storia, d'altronde, le figure femminili pur avendo assunto sembianze diverse, siano state esse benigne o maligne, tutte hanno svolto ruoli determinanti nello sviluppo delle civiltà. Sirene, Madonne, Muse, Streghe, Fate, tutte sono state artefici di atti fondativi di città e creatrici di opere d'arte. Per dare vita a questo progetto, Cerami ha incontrato molte donne migranti, ha ascoltato i loro racconti mentre negli occhi ancora scorreva lo spettacolo atroce della morte, è riuscito a percepire la loro radice ritraendole in posa nelle case, per strada, al parco, sulla spiaggia, nei negozi, individuando i tratti caratteristici delle nuove comunità che fonderanno.

«Sirene Migranti è un'installazione di Arte Globale – dichiara Cerami – Un racconto. Un nuovo modo di raccontare le persone. Un'opera aperta. Non si tratta di illuminare un paesaggio ma di evocare un significato per certi versi nuovo, ma riconducibile a fenomeni senza tempo». Sirene Migranti è dunque un omaggio alle nuove fondatrici, il loro ritratto: «Un ritratto animato, disegnato, colorato, un mix di segni, colori, culture. Un remix».

Il tema non è nuovo per Cerami: dal 2012, e per i successivi due anni, l'artista ha ripreso con la sua telecamera 800 emigranti italiani e figli di emigranti che risiedono in Brasile (la comunità italiana in Brasile, secondo le stime del nostro Ministero degli Esteri, conta più di 25 milioni di persone) realizzando, in collaborazione con il Ministero della Cultura del Brasile, e grazie alla “Lei Rouanet”, ovvero la legge brasiliana che favorisce le donazioni di privati a favore di iniziative culturali, il progetto di mapping video.

Da Pietrelcina a Milano

L'artista Franz Cerami
L'artista Franz Cerami

Dopo Pietrelcina, la successiva tappa sarà, non a caso, Milano: «Milano – dichiara Cerami – è diventata una città-simbolo visto l'elevato numero di immigrati, i quali, entrando a far parte oramai del tessuto cittadino, stanno riformulando la città sotto l'influenza della loro cultura e tradizione. L'Italia, dunque, non è più il paese da cui si parte, ma uno dei paesi nel quale si approda per cercare fortuna e creare una nuova comunità».

Anche Stefano Rolando, professore di comunicazione pubblica e public branding all’Università IULM di Milano e a capo dell’Associazione Brand Milano, crede che il progetto Sirene Migranti si adatti perfettamente alla Milano di oggi: «L’antica antitesi tra borghigiani e contado (rimasta un po’ tra Milano e la Lombardia) ha lasciato da molto tempo il posto alla coesistenza, nella vita sociale e produttiva della città, di nativi e adottivi. E la concezione di adottivi si è sempre più globalizzata passando dai nostri meridionali (quelli della “piena” del dopoguerra, che hanno fatto grande la città) a molteplici etnie tutte entrate nei sistemi integrabili su scala metropolitana. Dunque, la milanesità oggi ha un doppio valore: per i pochi autoctoni è una colonna sonora; per i molti che hanno scelto questo nord glocal (ovvero identità locale e identità globalizzata) è un film sul principio di ibridazione».

"Sirene Migranti" è allo stesso tempo una mostra digitale allestita nelle sale del Comune di Pietrelcina, dove l’immersione dello spettatore nell’oscurità ne favorirà una fruizione multisensoriale. In una prima sala suoni ritmati accompagneranno le proiezioni in loop di immagini/ritratti delle Donne Migranti e le interviste ad esperti del tema: Marino Niola, antropologo Elisabetta Moro, antropologo Paola Villani, Storico della Letteratura di Viaggio. Le proiezioni si ripetono in loop. In un’altra stanza verrà allestita una personale di Franz Cerami con le proiezioni delle opere: Cam Portraits,  Mapping Faces,  Remìx the Classic Le opere saranno visibili attraverso video proiezioni. Saranno esposte anche i bozzetti di Mapping Faces, opere dipinte ad olio che raffigurano volti animati.

Il progetto è finanziato dalla Regione Campania nell'ambito di “Itinerari culturali e religiosi. Speciale Pietrelcina” e realizzato dalla Scabec Spa in collaborazione con il Comune di Pietrelcina (BN).

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