Sicilia, alla Regione 18 stenografi per un’ora di discorso del presidente
"Il governatore ha parlato per circa un'ora. Io ero davanti a lui e ho visto che a un tavolo davanti al banco del governo si alternavano gli stenografi, uno ogni tre minuti. Ne ho contati 18 durante l'ora in cui ha parlato Lombardo all'Assemblea regionale". A parlare attraverso il quotidiano "La Sicilia" è l'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Andrea Vecchio che rinfocola una vecchia ma mai risolta questione: alla Regione Siciliana guidata da Raffaele Lombardo ci sono tanti stenografi. Troppi. E le spese lievitano a dismisura così come denunciato a più riprese.
Vecchio dice:
"Mi dicono guadagnino da 2.500 fino a 6.000 euro al mese ma non mi sono impressionato per gli stipendi che prendono, ma per averne visti diciotto che si alternavano dopo appena pochi minuti. Io non ce l'ho con loro, lo so che si tratta di specialisti: soltanto m'è sembrato eccessivo il loro numero".
Nei giorni scorsi l'assessore aveva puntato l'indice su un'altra questione, quella dei forestali siciliani, pure loro in sovrannumero rispetto alle reali esigenze: "Sto annotando in un'agenda tutte le cose storte che vedo, e ce ne sono a centinaia. Ho l'intenzione di scrivere un libro, e forse uno solo non basterà – afferma -. Dopo questa mia esperienza al governo regionale. Magari durerà pochissimo, ma sarà un'esperienza preziosa per capire le cose che non bisogna fare nella Pubblica amministrazione".
La questione è sorta perché nei giorni scorsi Andrea Vecchio aveva segnalato la presenza nel suo ufficio di ben 8 tecnici dipendenti ma "incapaci" di riparargli un computer. L'epilogo è amaro: "Finalmente dopo alcune settimane ora il computer funziona – afferma al quotidiano siciliano – ma non mi sognerei mai di prendere appunti in quel computer, quanto meno per timore che si possa guastare ancora una volta".
Quello degli stenografi non è un problema della sola Regione isolana: anche al Senato la questione è esplosa più volte, proprio a causa degli stipendi, definiti a dir poco "generosi".
