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Renzi: “L’Italia non è spacciata e non è in mano ai furbi”

Il Presidente del Consiglio interviene all’inaugurazione dell’anno accademico della scuola di polizia tributaria: “Cambieremo l’Italia con onore e disciplina”.
A cura di Redazione
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Nella giornata di oggi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico della scuola di polizia tributaria ad Ostia. Una occasione per analizzare il dato “inquietante” di elusione ed evasione fiscale, che supera i 90 miliardi di euro: “Una stima impressionante, che rende sacrosanta la lotta all’evasione fiscale”. Il problema, spiega Renzi, è “rendere più semplice la richiesta ai cittadini di pagare le tasse”, obiettivo da raggiungere smentendo l’immagine del fisco – vessatore, ma presentandolo come “consulente”. Ma il primo passo resta sempre quello dell’esempio, che deve arrivare in primo luogo dalla politica: “Bisogna dimostrare agli italiani che sappiamo fare la nostra parte, facendo vedere che siamo in grado di annullare gli sprechi della pubblica amministrazione, tagliando però le spese di gestione e non i servizi ai cittadini. Si tratta, poi, di fare uno sforzo di semplicità, caratteristica che deve diventare il tratto basilare della pubblica amministrazione”.

In questo contesto, però, Renzi non manca di sottolineare un aspetto non del tutto secondario: “È frustrante sentirsi dire che l’Italia è il Paese dove le cose non si possono fare, da anni i primi ministri assicurano la lotta all’evasione che va fatta e non detta”. Il problema è che serve uno sforzo di credibilità, soprattutto della politica, ma Renzi è ottimista: “L’Italia non è spacciata, non è in mano ai furbi o di chi dice tanto non ce la facciamo”.

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