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Ragusa, maltrattamenti allʼasilo: due maestre rinviate a giudizio

Le maestre intercettate in classe dalla polizia dopo la denuncia di alcuni genitori che non riuscivano a comprendere perché i loro bimbi non volessero più andare all’asilo.
A cura di Antonio Palma
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"Alzati, ti do tanti di quegli schiaffoni! Sei un bambino insopportabile! E' un incubo…". avevano detto ad un bambino e a un altro ancora che chiedeva di potere andare in bagno era stato riposto: "A casa tua la fai la cacca: ti do all'orco, lo chiamo… così se lo mangia e ce lo toglie dai piedi". Per questi ed altri comportamenti contro i piccoli di un asilo del Ragusano in cui insegnavano, due maestre di scuola materna sono state rinviate a giudizio dal Giudice per le udienze preliminari e presto dovranno presentarsi in tribunale per i processo a loro carico.

La vicenda risale a circa un anno fa  quando a seguito della denuncia di alcuni genitori dei piccoli che non riuscivano a comprendere perché i loro bimbi non volessero più andare all'asilo, erano partite le indagini della polizia di Stato Gli accertamenti, che si sono avvalsi anche di telecamere nascoste in classe, erano sfociate nella richiesta di arresti nei confronti delle due donne, rigettata però dal Gip che all'epoca aveva valutato non sussistente l'abitualità dei comportamenti delle maestre.

Ora La Procura ragusana ha chiesto comunque il loro rinvio a giudizio che è stato accolto dal Gup. Agli atti dell'inchiesta numerosi intercettazioni ambientali eseguite dalla squadra mobile di Ragusa in cui si sentono le maestre intimidire  più riprese i bimbi minacciandoli anche di violenza fisica. "Se piangi ancora ti lascio solo, non lo fare più, non ti azzardare…" diceva ad esempio una delle ingegnanti indagate. E ancora: "Non ti sopporta più nessuno, guarda che schifo, fai a casa ad asciugarti il naso". "Non deve venire a scuola uno di questi, deve stare a casa sua, perché è un bambino che non si sopporta più".

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