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“Per una morte serena e indolore”, in vendita su Facebook il farmaco per l’eutanasia

E’ ‘Lo Sportello dei Diritti’ a denunciare come sul noto social network si promuova la vendita del Nembutal, potente barbiturico “cercato disperatamente dalle persone che desiderano praticare su sé stessi l’eutanasia e che non possono ottenerla nella propria nazione in quanto ivi proibita”.
A cura di Biagio Chiariello
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Eutanasia in vendita su Facebook. Un annuncio postato sul social network “promuove la vendita del Nembutal, un potente barbiturico cercato disperatamente dalle persone che desiderano praticare su sé stessi l'eutanasia e che non possono ottenerla nella propria nazione in quanto ivi proibita", fa sapere lo ‘Sportello dei diritti’.

Il medicinale in questione è un acido che, usato in quantità minime, solo ed esclusivamente sotto prescrizione medica, agisce sul sistema nervoso centrale e determina sedazione e anestesia oppure viene usato come ansiolitico. Ma può servire anche per altri scopi, se usato in quantità più eccessive. E’ infatti altamente nocivo e porta alla morte. “Per una morte serena e indolore”, è infatti lo slogan con il quale viene promossa la vendita del prodotto su Facebook, evidenzia l’associazione, sottolineando pure come il popolo della rete abbia "subito reagito in maniera sdegnata". Perché "il Nembutal, conosciuto anche come pentobarbital, viene a volte usato come sonnifero. Attualmente non può più essere acquistato e i medicamenti che ne contengono anche solo piccole dosi sono disponibili solo con la ricetta medica. Per questo, proprio perché merce rara da trovare, è oggetto di truffe online da parte di falsi venditori del farmaco" si legge ancora nella denuncia.

“In Svizzera viene utilizzato dalle organizzazioni che si occupano di suicidio assistito come Dignitas ed Exit. Anche i veterinari si servono di questo potente barbiturico per sopprimere animali malati o pericolosi. Negli Stati Uniti viene ancora utilizzato nelle esecuzioni capitali”, avverte Giovanni D’Agata, presidente dello Lo Sportello dei Diritti.  “Gli esperti mettono in guardia sulla vendita di questi prodotti. È illegale”. “Ma i venditori, che spesso si trovano all’estero, sono difficilmente perseguibili. Sono invece punibili gli acquirenti. In Australia chi importa illegalmente il Nembutal viene punito con 25 anni di carcere e una sanzione di 550mila dollari. Ma molti sono disposti a rischiare pur di poter scegliere l’eutanasia”, conclude D’Agata.

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