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Torinese in Siria per combattere l’Isis nelle file dell’esercito curdo

In un video pubblicato sul web, il 36enne torinese invita Renzi a interrompere i rapporti con la Turchia. Il militante No Tav ha invitato i giovani italiani ad arruolarsi nell’esercito delle brigato curde vicine al Pkk e la richiesta potrebbe costargli l’imputazione per reclutamento e partecipazione ad attività terroristiche.
A cura di C. M.
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Da attivista No Tav a combattente contro l'Isis nelle fila dei curdi. L'evoluzione della lotta armata di Davide Grasso viene raccontata da un articolo di Jacopo Ricca di Repubblica, che ricostruisce la vita dello storico leader del centro sociale Askatasuna che per molti anni ha combattuto contro la costruzione della linea ad alta velocità in Val Susa. Davide ora sarebbe partito alla volta del confine turco – siriano per dare una mano a Ypg, le brigate curde che combattono il Califfato nel nord della Siria. In un video pubblicato ieri sul web, Davide annuncia la sua battaglia e sostiene di trovarsi in zona per sconfiggere lo Stato Islamico. Dalle indagini avviate in precedenza dai Pm, era già emersa la presenza di alcuni combattenti torinesi approdati in Siria per unirsi all'Isis, ma l'annuncio pubblico di Davide Grasso, ricercato di filosofia di 36 anni, ora conferma l'esistenza di un movimento opposto allo Stato Islamico, composto da combattenti vicini ai ribelli curdi. Nel video, ora acquisito dalla Digos, Grasso sostiene che "laggiù c'è lo Stato islamico con i suoi orrori. Noi siamo le forze siriano-democratiche delle unità di protezione popolare".

Il video, che dura più di venti minuti, mostra Davide Grasso con il volto coperto da una kefiah che cerca di parlare con donne e uomini dell'esercito curdo. A un certo punto, Grasso si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi e chiede di prendere una posizione contro l'attacco dell'esercito turco alle forze curde: "Cinguettare su Twitter quando il sultano Erdogan insulta il nostro paese non basta. Il presidente del Consiglio si prenda le sue responsabilità: interrompa le relazioni commerciali, militari e diplomatiche". Non solo contro Renzi, Davide Grasso si rivolge anche all'alto commissario Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, Staffan de Mistura, negoziatore Onu per la pace in Siria, e al segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, scagliandosi contro tutti coloro che ritiene siano in qualche modo complici morali dei massacri che stanno avvenendo in Siria e nel territorio curdo.

Il video si chiude con un appello di Grasso, che invita i giovani italiani ad arruolarsi nell'esercito delle brigate curde, un appello che potrebbe costargli l'imputazione per reclutamento e partecipazione ad attività terroristiche: le Ypg, infatti, sono legate al Pkk, partito per l'autonomia del popolo curdo e che è inserito nell'elenco delle organizzazioni terroristiche internazionali.

In passato, inoltre, spiega Ricca, Grasso fu accusato di aver preso parte all'occupazione di una ditta impegnata nei lavori della Tav a Chiomonte e nei suoi confronti gli inquirenti spiccarono un mandato di cattura. Il senatore Pd Stefano Esposito ha commentato la notizia sostenendo di essere preoccupato, chiedendo l'intervento delle forze dell'Ordine: "L'idea che chiunque possa partire, imparare a usare un mitra, tornare in Italia e diventare pure un'icona positiva mi sembra pericolosa. Askatasuna va sgomberato, è un luogo opaco", dichiarazione a cui Grasso risponde con un piccato post su Facebook, invitando il senatore a non fare più il suo nome.

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