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Musei gratis la prima domenica del mese: boom di visite

L’esperimento, voluto dal ministro Franceschini, è stato un vero successo: boom di visite in tutte le principali strutture del paese.
A cura di D. F.
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La prima domenica gratuita in musei, siti archeologici e monumenti dello stato ha fatto registrare un boom di presenze: 13mila persone hanno deciso di visitare il Colosseo, 12mila Pompei, 2mila Castel Sant'Angelo, 1.250 la Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, mentre centinaia di curiosi hanno visitato i musei più piccoli. Il polo museale fiorentino ha fatto registrare un +65,91% di ingressi, con il picco alla Galleria Palatina (+196,23%), alle Cappelle medicee (+189,63%), al giardino di Boboli (+147,82). Insomma, l'iniziativa voluta dal ministro Franceschini è stata un successo, probabilmente oltre le più rosee aspettative: il titolare del dicastero alla cultura aveva annunciato da luglio una revisione del piano tariffario nei musei, con l'ingresso gratuito per i minorenni e a pagamento per tutti coloro che hanno più di 25 anni. Tra i 18 e i 25 anni, invece, il prezzo è stato ridotto.

Musei gratis la prima domenica del mese: esperimento riuscito

Ma la svolta più apprezzata è stato l'ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, un esperimento che funziona con successo anche in Francia e in altri paesi europei. Insomma, novità importanti dai quali è lecito attendersi un incremento delle visite e , in prospettiva futura, si spera anche delle entrate per le casse pubbliche. "Siamo certi che i numeri aumenteranno con il passare dei mesi, quando questo appuntamento fisso si sarà consolidato nelle abitudini delle famiglie", ha dichiarato Franceschini.

Nel frattempo è allo studio un'altra novità, prevista nel dl cultura e turismo all'esame della Camera. I proventi della bigliettazione dovrebbero per la prima volta rimanere nelle casse dei musei. Inoltre, per le strutture più importanti, è previsto l'avvento della figura del manager, allo scopo di "valorizzare il grande patrimonio artistico italiano", come spiega Franceschini. Il Mibact, inoltre, punta a coinvolgere non solo i turisti ma anche il pubblico locale, nella convinzione che ci siano tanti italiani "attratti dalla novità e convinti a scoprire magari il museo sotto casa".

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