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Morti sospette al Perrino di Brindisi, allarme per il batterio Klebsiella

La Klebsiella è causa di un’infezione che colpisce soprattutto le vie respiratorie e può essere letale per i pazienti con il sistema immunitario indebolito. Dopo una serie di morti sospette la procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta.
A cura di Susanna Picone
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Dopo una serie di morti sospette avvenute dal 2013 all’ospedale Perrino di Brindisi la procura ha aperto un’inchiesta. Causa dei decessi potrebbe essere stato il batterio della Klebsiella. La Klebsiella è causa di un’infezione che colpisce soprattutto le vie respiratorie e può essere letale per i pazienti con il sistema immunitario indebolito. Il batterio è normalmente presente negli ambienti umidi, come condutture di impianti idrici e sistemi di condizionamento degli ospedali. Per contrastarne la diffusione, dunque, le strutture sanitarie sono obbligate a una severa manutenzione degli impianti e al rispetto di stringenti norme igieniche. I casi per il momento certi di pazienti infettati dalla Klebisella sono 37. Diciannove sono le persone decedute, sei delle quali negli ultimi mesi, per cause ancora da stabilire. Parallelamente all’inchiesta aperta dalla magistratura di Brindisi la direzione generale dell’Asl ha istituito una task force per verificare quali possano essere stati i fattori che hanno provocato le infezioni e prevenire nuovi focolai.

“Stiamo aspettando i risultati dei campionamenti, ma è necessario fare alcuni chiarimenti per non creare allarmismo” ha spiegato a ilfattoquotidiano.it Carlo Leo, direttore dell’Unità di Controllo Gestione e responsabile del Servizio di igiene pubblica dell’Asl di Brindisi, che fa parte della task force. “La Klebsiella pneumoniae è una delle cause delle classiche infezioni ospedaliere ed è presente in tutti i reparti di tutti gli ospedali del mondo. Può degenerare se il paziente è particolarmente debilitato. In tal caso una serie di fattori possono provocare delle sovra infezioni”, ha spiegato. Al momento non ci sono iscritti nel registro degli indagati, né ipotesi di reato. Il pubblico ministero Milto Stefano De Nozza ha incaricato i carabinieri di acquisire cartelle cliniche e altri documenti presso gli uffici dell’Asl. L’inchiesta – ha detto Leo – chiarirà se vi sia un legame diretto tra il batterio e i decessi avvenuti nel 2013 e dal 9 maggio al 28 settembre di quest’anno.

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