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Maurizio Cattelan torna sulla scena con un ‘cesso d’oro’ di 18 carati

Il ritorno di Maurizio Cattelan è al Guggenheim Museum con una toilette d’oro di cui chiunque potrà usufruire. L’opera, metafora della disuguaglianza economica, si chiama “America”.
A cura di Silvia Buffo
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"Il cesso d'oro" di Maurizio Cattelan, è di pubblico utilizzo al Guggenheim Museum di New York
"Il cesso d'oro" di Maurizio Cattelan, è di pubblico utilizzo al Guggenheim Museum di New York

L'artista milanese Maurizio Cattelan che per un periodo si era ritirato dalla scena artistica ha riservato un rientro speciale. Già nei mesi scorsi circolavano le prime voci di una particolare installazione al  Guggenheim Museum, che ha trovato qualche difficoltà strutturale. La sua toilette di 18 carati dovrà essere di pubblico utilizzo, così vuole l'artista e così sarà a partire da oggi. Il titolo della sua opera è "America", è indicato nella didascalia. Il nome dell’opera vuole mettere in risalto la diseguaglianza economica. Una toilette come tante ma d'oro di cui chiunque avrà il piacere di usufruire.

Oltre l'irriverenza di Duchamp

La "Fontana" di Duchamp, ma anche la "Merda d’artista" di Manzoni rappresentano forse la paternità diretta del gabinetto d’oro, che si colloca indubbiamente in quella cerchia. Ma in cosa il cesso d'oro di Cattelan supera gli eccessi dell'arte contemporanea di Duchamp ad esempio? Nell'interazione del pubblico, è questa la novità. "America" sarà al servizio del museo, prima che venga acquistata da qualche estimatore che la voglia nella toilette di casa sua o in salotto.

Chiunque potrà usufruire della toilette a 18 carati

La direzione del museo ha fatto sapere al New Yorker che il gabinetto d'oro deve essere utilizzato da tutti per stimolare ispirazione e scambio di idee: l'opera sarà igienizzata con prodotti speciali ogni 15 minuti e sorvegliata da una guardia che avrà il compito d'assicurarsi che qualcuno non abbia intenzione di scippare pezzi del ‘cesso d'oro'. Non manca una certa dose di ansia da parte degli addetti alle pulizie e a tal proposito Nathan Otterson, il responsabile della conservazione degli oggetti del Guggenheim, ha fatto sapere:

Stiamo cambiando i prodotti e abbiamo iniziato a usare delle salviette mediche senza alcol, colori o fragranze. Usiamo un pulitore a vapore e tra qualche tempo dovremmo trattare l’opera per farla tornare alla sua brillantezza originale.

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