Mattarella ricorda Ninni Cassarà: “Contrastare mafia, malaffare e corruzione”
Trent’anni fa Cosa Nostra assassinava il poliziotto Roberto Antiochia e Antonino "Ninni" Cassarà, vice questore, componente del pool antimafia, amico e collaboratore di Giovanni Falcone. Un anniversario commemorato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fratello di Piersanti, vittima di Cosa Nostra nel gennaio del 1980. Il Capo dello Stato ha così deciso di inviare un messaggio, in un giorno particolarmente significativo per il nostro Paese, un “anniversario che interpella le coscienze di quanti hanno a cuore la difesa della nostra convivenza civile”.
Spiega Mattarella: “Onorare nel modo più concreto la memoria loro e dei tanti magistrati, appartenenti alle forze dell'ordine e singoli cittadini che hanno perso la vita per assicurare l'affermazione dei diritti e il rispetto delle regole, richiede l'impegno di tutti nel contrastare, rifiutare e denunciare ogni forma di infiltrazione e di ricatto criminale, di malaffare e di corruzione”. E, ricordando anche il procuratore capo di Palermo Gaetano Costa, ucciso il 6 agosto del 1980, Mattarella elogia chi, come Cassarà, si è opposto alla violenza mafiosa "con la medesima determinazione e tensione morale, e lo stesso coraggio; servitori dello Stato che, consapevoli dell'altissimo rischio cui si esponevano, hanno tuttavia compiuto fino in fondo il loro dovere portando avanti un'intensa azione investigativa contro le cosche”.
Dal loro esempio deve nascere un sentimento anche nell’opinione pubblica: “Nell'agire quotidiano ciascuno deve saper rinnovare la propria ferma adesione ai principi di giustizia e di legalità, quale condizione essenziale per garantire la vita della nostra comunità e costruire un avvenire di libertà e di progresso”.