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Maltempo fa strage in Sri Lanka, oltre 170 morti dopo giorni di violente piogge e alluvioni

Scenario apocalittico in Sri Lanka dove giorni di intense piogge hanno devastato città e villaggi lasciando oltre 500mila persone senza nulla. Il bilancio delle vittime è destinato ad aggravarsi visto che all’appello mancano ancora decine di persone.
A cura di Antonio Palma
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Dopo quattro giorni di inondazioni, è drammatico il bilancio delle vittime in Sri Lanka, colpito da un'ondata di maltempo che ha fatto una strage. I morti accertati al momento sono 177 ma il bilancio potrebbe ulteriormente aggravarsi nelle prossime ore visto che si teme per un centinaio di persone considerate ancora disperse e con scarse speranze di trovarle ancora in vita. Incalcolabile invece il numero di danni causati dalle alluvioni, ci sono intere città completamente invase dall'acqua e almeno 500mila persone che hanno perso la casa e non hanno più nulla.

A complicare ancora di più la situazione e il lavoro della grande macchina dei soccorsi messa in piedi dal governo locale è ancora il maltempo che minaccia nuove e intense  precipitazioni nelle prossime ore. Ora si teme anche per i coccodrilli che potrebbero invadere le strade dopo lo straripamento del fiume ma anche per il possibile proliferare di malattie ed epidemie. I più colpiti sono stati i distretti di Kalutara, Ratnapura, Galle e Matara. Per far fronte allo scenario apocalittico il governo ha stanziato oltre 263mila euro per l'emergenza ma in moltissime zone la popolazione è allo stremo con mancanza di acqua e viveri.

"In alcuni punti del Paese l’acqua sta già defluendo; in altri punti invece proprio per niente" hanno raccontato dalla Caritas Sri-Lanka che è impegnata nei soccorsi insieme ad alcune Ong. Le operazioni di soccorso stanno continuando con il supporto di barche ed elicotteri dell'esercito. Dopo il disastro anche altri Paesi vicini stano dando una mano con l'invio di aiuti economici ma anche con beni di prima necessità. In primo piano l'India che ha inviato anche del personale di soccorso per affrontare l'emergenza.

Anche se si tratta di un disastro di porzioni enormi purtroppo il Paese non è nuovo a simili eventi drammatici che nel 2003 hanno già portato a quasi 300 morti. Le piogge battenti, tipiche della stagione dei monsoni, infatti ormai quasi ogni anno si trasformano in alluvioni disastrose soprattutto a causa della deforestazione selvaggia di intere aree per l'agricoltura di prodotti da esportare.

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