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Malata terminale rinuncia al suicidio assistito: “Cinque parole mi hanno fatto cambiare idea”

Janka Penther, 35enne inglese, non era neanche più in grado di respirare qualche mese fa. Aveva quasi deciso per l’eutanasia. Ma è migliorata tanto da arrivare addirittura ad iscriversi ad un evento sportivo con tanto di corsa ad ostacoli e arrampicata. E tutto lo deve a quelle parole…
A cura di B. C.
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Janka Penther, 35enne inglese, non era neanche più in grado di camminare. Costretta a respirare attraverso un tubo di ossigeno, la fibrosi cistica l’aveva debilitata a tal punto da convincerla a morire in una clinica specializzata nel suicidio assistito in Svizzera. Non aveva molte prospettive di guarire, ma ha scelto di sottoporsi a un trapianto inserendosi nella lista del servizio sanitario nazionale britannico. Poi, come riporta il Mirror, ha sentito come una voce nella sua testa che le diceva: "Forse domani tutto andrà meglio".

E così ha cominciato a credere di nuovo nella vita. Tanto che il mese scorso ha partecipato all'evento "Rat Race Dirty Weekend", che prevede corsa a ostacoli, arrampicata ed altri sport. Proprio lei che faceva fatica anche a compiere i movimenti più semplici. “Il mio messaggio è questo: ‘Afferrare la vita per le corna e avere il coraggio di fare ogni cosa’”, spiega al tabloid inglese. "C'erano momenti in cui volevo rinunciare, ma è stato fantastico tagliare il traguardo e ricordare questo giorno come uno dei migliori della mia vita. Purtroppo sono ancora malata, ma ho intenzione di sfruttare il tempo che mi rimane al meglio", sono le parole di Janka.

E ricorda l’evento sportivo: "Mi è venuto quasi da piangere durante la gara, ma attraversare la linea del traguardo è stato incredibile. Ho sentito un tale senso di realizzazione”. “È raro che un paziente in attesa di un trapianto di polmone possa percorrere 20 miglia. È sciocco anche pensarci. Ho chiesto in giro e non so se qualcuno abbia mai fatto qualcosa di simile” spiega ancora. Ha detto: "Il mio consulente sapeva esattamente che cosa stavo facendo e ha pensato che fossi pazza. Ma lui sa cosa sono fatta e non ha cercato di fermarmi”.

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