Bruxelles chiude per la paura del terrorismo. Si cerca Salah: “Potrebbe farsi esplodere”

La Polizia ha chiesto agli organi di informazione lo stop alla diffusione di notizie. Lo annuncia la redazione de "Le Soir" attraverso la pagina ufficiale Facebook e sulla homepage del sito del quotidiano. Per un sicuro e regolare svolgimento delle operazioni, le Forze dell'Ordine hanno dunque chiesto e ottenuto di non divulgare ulteriori dettagli del blitz in corso.

Da Rue du Lombard a Rue du Marché au Carbon, ecco la zona della Grand Place di Bruxelles sbarrata e presidiata dalle Forze dell'Ordine e dai militari. La situazione sembra sia più tranquilla, ma il livello di attenzione resta alto.

Il premier belga Charles Michel in conferenza stampa: "È la minaccia più alta di sempre qui a Bruxelles. Abbiamo indicazione che gli obiettivi dei terroristi sono i luoghi più frequentati, pensiamo ai luoghi pubblici, ai centri commerciali e alle strade dove ci sono molti negozi". 

Nel corso dell'operazione di Polizia al centro di Bruxelles, è stato utilizzato un autobus di linea per sbarrare la strada sul lato di Rue du Lombard. La Grand Place è in questo momento presidiata da Polizia e militari, la cittadinanza resta nelle proprie abitazioni.

Come noto da tempo, i funerali di Valeria Solesin si terranno il prossimo martedì. Sarà una cerimonia laica, alla quale prenderanno parte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si terrà all’aperto, a partire dalle 11 del mattino.

Il padre di Valeria, conversando con i giornalisti, ha reso nota la volontà di “testimoniare un impegno nel senso della solidarietà, del coraggio, della voglia di andare avanti migliorando noi stessi e il mondo che ci circonda, una cosa che mia figlia aveva molto presente”. E non ha escluso né una benedizione (“a me va benissimo”), né l’intervento di un imam: “Se un Imam vuole esprimersi per me va bene lo stesso, perché parlare di gente di ogni credo significa credere in valori che non sono divisivi”.

Alla Gare du Nord, una delle stazioni parigine, pochi minuti fa si è verificato un incidente piuttosto bizzarro. Come riporta Repubblica, citando fonti di agenzia, è stato avvertito da molti passeggeri un rumore molto forte e in molti si sono riversati all’esterno della stazione. In realtà si trattava solo di un piccione, morto fulminato su un traliccio, che aveva provocato un piccolo corto-circuito.

I conti li ha fatti il Corriere della Sera, incrociando i dati con quelli raccolti dalla Nbc. Guido Olimpio, dettaglia come si giunge a una cifra inferiore ai 15mila euro:

Il commando coordinato da Abdel Hamid Abaaoud dovrebbe aver speso circa 7500 mila euro per i Kalashnikov, forse qualcosa di più con le munizioni. Le cinture esplosive hanno richiesto poche decine di euro per i prodotti chimici e alcune centinaia per i chiodi o biglie. In totale un migliaio di euro. Due camere in un hotel per un totale di 200 euro. Si stima in 1800 euro il noleggio delle tre auto […] Più complicato calcolare la somma sborsata per i viaggi perché non sappiamo con esattezza quanti sono arrivati lungo le rotte dei clandestini. Si parla di 2 o 3. Possono aver pagato 1200-1300 dollari.

Il fratello di Salah Abdleslam, Mohamed ha rilasciato una breve intervista al primo canale della tv pubblica Rtbf, ripetendo i concetti espressi nei giorni scorsi. Al fratello ripete di "consegnarsi alla giustizia" e ai francesi dice: "Non potevo prevedere una cosa del genere, certo che eravamo vicini, ma non pensavo che il cambiamento che hanno avuto in questi ultimi mesi fosse così preoccupante".

Salah Abdeslam si nasconde a Bruxelles, ma non è l'unico ricercato dalle autorità del Belgio: "Cerchiamo molteplici sospetti, è per questo che abbiamo messo in campo una simile concentrazione di risorse", spiega il ministro degli Interni e vicepremier Jan Jambon in un'intervista a VRT. Secondo France Info, sarebbero almeno una decina le persone alle quali le forze dell'ordine stanno dando la caccia  "Seguiamo la situazione minuto per minuto, non ha senso nasconderlo, c'è una minaccia reale, ma facciamo di tutto per fronteggiarla", ha aggiunto Jambon.

Cosa è successo ieri.

Incubo terrorismo – Bruxelles si appresta a vivere la seconda giornata di tensione alle stesse nella preoccupazione di possibili attentati. Il premier Charles Michel è stato chiaro quando ha detto che il governo teme “un attacco simile a quello di Parigi, con un gruppo di persone con armi ed esplosivi”. Il livello di allerta è stato alzato a quattro, il più alto nella scala dei servizi di sicurezza del paese. "Abbiamo elementi sufficienti per dire che la minaccia è precisa e imminente", ha ribadito il ministro degli esteri Didier Reynders. Un portavoce da Bruxelles ha consigliato ai cittadini di “evitare il più possibile i posti affollati come centri commerciali, concerti o stazioni di mezzi pubblici”. Secondo il principale quotidiano del paese, Le Soir, la polizia è sulle tracce di due persone intenzionate a farsi saltare in aria.

Caccia a Salah – Il timore è che uno dei due uomini sia Salah Abdeslam, il fuggitivo superstite della cellula che venerdì 13 ha insanguinato le strade di Parigi. Grazie a quanto fatto trapelare dei suoi complici, gli inquirenti hanno appurato la sua presenza  proprio nella zona di Bruxelles.  Uno dei due che lo hanno prelevato a Parigi sabato mattina per riportarlo in Belgio, ha detto che non aveva armi con sé, ma "portava un vestito grosso, forse una cintura esplosiva o qualcosa di simile". Salah però non sarebbe braccato solo dall’Europa, ma anche dallo Stato Islamico: i fedeli del Califfato pretendono di capire perché a Parigi non ha portato a termine il compito (suicida) che gli era stato assegnato.

Bruxelles chiude per paura attentati – Intanto a Bruxelles , tutte le 69 metropolitane e diverse linee di tram resteranno chiuse fino al pomeriggio di oggi. Per le strade sono state schierate pattuglie di militari e poliziotti, in aggiunta a quelle già schierate nei giorni scorsi.  La straordinaria mobilitazione delle forze dell'ordine ha portato al ritrovamento di esplosivi e prodotti chimici durante alcune perquisizioni a Molenbeek, il quartiere da dove proveniva la cellula jihadista degli attentati di Parigi, e all'arresto di tre o quattro uomini.