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Lettera di Papa Francesco ai Cristiani in Medio Oriente: “Vorrei essere con voi”

Il Pontefice ha inviato una lettera ai Cristiani che vivono in Medio Oriente, definendo l’Isis un’organizzazione terroristica dalle “dimensioni inimmaginabili”.
A cura di Davide Falcioni
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A due giorni da Natale Papa Francesco ha indirizzato una lunga lettera ai cristiani che vivono in Medio Oriente. Dopo aver dedicato u videomessaggio agli uomini e alle donne di Erbil perseguitati dall'Isis, il Santo Padre è tornato a puntare l'attenzione sui tanti che, soprattutto in Iraq, sono tormentati da “un’organizzazione terrorista di dimensioni prima inimmaginabili che commette ogni sorta di abusi e pratiche indegne dell’uomo". "Per quanto tempo dovrà soffrire ancora il Medio Oriente per la mancanza di pace?" si chiede, e chiede al mondo, Papa Bergoglio.

Papa Francesco ricorda come i terroristi colpiscano sistematicamente i cristiani "che sono stati cacciati via in maniera brutale dalle proprie terre". Bergoglio si rivolge a quei cristiani: "Per molti di voi alle note dei canti natalizi si mescoleranno le lacrime e i sospiri". Il Papa non dimentica gli “altri gruppi religiosi ed etnici che pure subiscono la persecuzione e le conseguenze di tali conflitti”. Il Santo Padre dedica un pensiero “ai bambini, alle mamme, agli anziani, agli sfollati e ai rifugiati, a quanti patiscono la fame, a chi deve affrontare la durezza dell’inverno senza un tetto sotto il quale proteggersi”.

Il Pontefice omaggia "i pastori che accompagnano con sollecitudine il cammino” delle comunità in Medio Oriente malgrado la guerra. “Spero tanto – è il suo auspicio – di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e a confortarvi”. Il Papa però esorta la Comunità internazionale a venire incontro ai bisogni dei cristiani e delle altre minoranze, “promuovendo la pace mediante il negoziato e il lavoro diplomatico, cercando di arginare e fermare quanto prima la violenza che ha causato già troppi danni”. Come già fece lo scorso anno Francesco esprime “la più ferma deprecazione dei traffici di armi”. Il "Papa venuto dalla fine del mondo" auspica che prosegua il “dialogo interreligioso” che “è tanto più necessario quanto più difficile è la situazione”. Del resto, annota, il dialogo “è anche il migliore antidoto alla tentazione del fondamentalismo religioso che è una minaccia per i credenti di tutte le religioni”. Nella sua lettera Bergoglio afferma che i cristiani del Medio Oriente possono aiutare i “concittadini musulmani a presentare con discernimento una più autentica immagine dell’Islam, come vogliono tanti di loro, i quali ripetono che l’Islam è una religione di pace”.

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