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Kiev, rivolta dei manifestanti: 14 morti e centinaia di feriti. Battaglia in città

Durissimi scontri nella Capitale ucraina. I manifestanti hanno assaltato la sede del partito di Yanukovich lanciando anche pietre e mazze. Le autorità ai dimostranti: “Stop alle violenze o interverremo”
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 23.11 – Sale a 14 il numero delle vittime. I blindati in pieno centro della città. L'esercito intima di sgomberare. Gli scontri sono sempre più violenti.

Ore 22.00 – Secondo il quotidiano britannico Guardian i poliziotti morti sarebbero 3, ma altre fonti parlano addirittura di 6. Altri 35 agenti sarebbero in condizioni critiche. La Russia, intanto, ha duramente attaccato l'Unione Europea, colpevole di "non essere mai intervenuta per bloccare le rivolte degli ultimi mesi".

Ore 19.30 – Sale a 9 il numero di morti. Secondo fonti del ministero degli interni ucraino le vittime sarebbero 7 manifestanti e 2 agenti di polizia. A ciò vanno aggiunti centinaia di feriti ricoverati negli ospedali, dei quali 30 con ferite serie alla testa.

Ore 18.00 – Si aggrava il bilancio delle vittime. Oltre ai 5 civili, infatti, ha perso la vita anche un agente di polizia che stava cercando di sedare le rivolte. La situazione a Kiev rischia di precipitare da un momento all'altro.

 Ore 16.15 – Si aggrava il bilancio delle vittime: 5 morti, 150 feriti e 37 agenti contusi – Secondo il Kyivpost i manifestanti morti negli scontri odierni con le forze di polizia ucraina a Kiev sarebbero 5. Trenta dei 150 dimostranti feriti sarebbero gravi, mentre sono 37 gli agenti contusi. "Avvertiamo le teste calde dell'opposizione – si legge in una dichiarazione congiunta del ministero dell'Interno e dei servizi speciali -: il potere ha i mezzi per ristabilire l'ordine. Saremo costretti a ricorrere a misure più forti se le violenze non cesseranno entro le 18" (le 17 in Italia).

Ore 15.00 – Il bilancio degli scontri: 3 morti e 150 feriti – Bilancio drammatico della manifestazione avvenuta oggi a Kiev. Almeno tre dissidenti sono rimasti uccisi e circa 150 feriti negli scontri con la polizia nella capitale dell’Ucraina. La maggior parte dei feriti sarebbe stata causata dalle bombe stordenti, hanno riferito fonti mediche. A un uomo è stata anche amputata una mano. Le tre vittime sarebbero state invece colpite da armi da fuoco.

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Continuano le manifestazioni dei dissidenti a Kiev. Si segnalano duri scontri con la polizia in tenuta antisomma antisommossa e manifestanti nella capitale ucraina, davanti al parlamento, riunito per vagliare una riforma costituzionale che promette di ridimensionare i poteri del presidente. Secondo l'Afp gli agenti avrebbero lanciato granate stordenti e sparato pallottole di gomma sui dimostranti. In precedenza, diversi testimoni avevano parlato di centinaia di manifestanti con bottiglie molotov e pietre pronti ad assaltare la sede del partito di Viktor Ianukovich. Secondo il Kyiv Post, alcuni manifestanti avrebbero spostato una camionetta della polizia che bloccava il passaggio al parlamento per poi cominciare gli scontri. Uno di loro sarebbe rimasto ferito alla testa e portato via. Alcuni mezzi delle forze dell'ordine sono poi andati a fuoco, proprio a causa del lancio delle molotov. Sarebbero comunque almeno 20mila i dimostranti in marcia da Piazza Indipendenza che chiedono di inserire in agenda una proposta dell’opposizione di ridurre l'autorità del presidente. Disordini vengono segnalati anche all'interno dello stesso Parlamento. In particolare, alcuni deputati dell'opposizione hanno bloccato la tribuna dell'assemblea, come si evince dalle immagini trasmesse in diretta online da Espreso tv.

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