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Guerra all'Isis

Isis: nuove minacce all’Italia, la Turchia evacua soldati dall’enclave in Siria

Operazione militare di Ankara per evacuare i propri soldati dalla tomba di Suleyman Shah in Siria, un militare morto durante il blitz. Intanto l’Isis mostra video con prigionieri curdi in gabbia e pubblica foto con bandiera nera sul Colosseo.
A cura di Antonio Palma
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L'avanzata dell'Isis in Siria preoccupa non poco la Turchia che, dopo aver schierato le sue truppe al confine nelle settimane scorse, ora ha deciso di evacuare anche i suoi militari da un'enclave in territorio siriano a circa 25 chilometri dal confine. Con un'operazione lampo infatti il governo di Ankara ha deciso di abbandonare la tomba di Suleyman Shah, evacuando anche le spoglie del nonno del fondatore dell'impero ottomano. Il mausoleo è un'enclave turca in Siria che la Turchia aveva promesso di vigilare, ma con l'avvicinarsi dei miliziani jihadisti Ankara ha deciso di lasciarlo incustodito. A guardia del sito infatti vi erano una quarantina di militari turchi, ma le truppe di Ankara erano assediate da mesi dai combattenti dell'Isis. Il blitz per l'evacuazione è scattato questa notte con un grosso dispiegamento di forze. Con l'appoggio di una sessanta di veicoli armati, 39 carri armati e droni dall'alto, circa seicento soldati turchi hanno compiuto due incursioni in territorio siriano ed evacuato il mausoleo. In particolare il grosso delle forze turche si è diretto verso il mausoleo, mentre un altro gruppo ha preso il controllo di un fazzoletto di territorio siriano lungo il confine, più facilmente difendibile, dove sarà trasferito il feretro di Suleyman Shah. Durante l'operazione è morto un militare turco, ma il governo di Ankara ha spiegato che è rimasto ucciso in un incidente e non in scontri con i miliziani jihadisti.

Prigionieri curdi esposti in gabbia

Intanto l'Isis continua il suo macabro rituale di propaganda mostrando nuovi prigionieri in gabbia. Il nuovo video del Califfato è stato scovato sul web e diffuso da Site, il sito di monitoraggio dei media jihadisti. Nelle immagini si vedono miliziani jihadisti portare in giro in gabbia per le strade di una città irachena 21 peshmerga curdi catturati durante i combattimenti in Iraq. Secondo fonti curde, le truppe del Califfato si starebbero preparando alla battaglia preannunciata dalle forze irachene e curde per la riconquista di Mosul, nel Nord dell'Iraq.

Nuove minacce all'Italia

Ennesima provocazione del sedicente Stato Islamico contro l'Italia. Anche questa volta le minacce dell'Isis arrivano via twitter e hanno nel mirino Roma. In particolare questa volta i jihadisti prendono di mira il Colosseo pubblicando un fotomontaggio con la bandiera nera del Califfato sull'anfiteatro romano. "Con le mani sul grilletto, stiamo arrivando a Roma" spiega la didascalia a corredo della foto. Le immagini pubblicate da un account jihadista segnalano in particolare la vicinanza del nostro Paese alla Libia e avvertono l'Itala di non intervenire. Nell'immagine si vede un jihadista armato davanti al mare che guarda il Colosseo sullo sfondo. Una scritta dice l'Isis "dalla Libia sta arrivando a Roma", "State attenti, ogni stupido passo vi costerà caro". La pubblicazione risale a tre giorni fa da parte di un account finito già nella lista nera del gruppo di attivisti di Anonymous dopo gli attentati in Francia.

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