India: 17enne impiccata dai fratelli perché voleva sposare un “paria”

Una nuova terribile vicenda di violenza sulle donne arriva dall'India nel giorno in cui quattro giovani sono stati condannati a morte per lo stupro e l'omicidio di una 23enne. Questa volta la vittima è una 17enne colpevole solo di essersi innamorata di un giovane "paria", di un ragazzo cioè appartenente alla casta più bassa della scala sociale indiana. In ossequio alle antiche regole di casta che hanno creato nel Paese barriere culturali e sociali mai debellate, alla ragazza era stato imposto di rinunciare al giovane ma lei aveva disubbidito scappando con lui e scatenando la reazione della sua famiglia.  Come ha raccontato il quotidiano The Times of India la 17enne è stata così aggredita in casa e impiccata dai suoi due fratelli con la benedizione del padre, di professione contadino.

"Ti perdoniamo", poi la uccidono – La ragazza, originaria del villaggio di Seevalaperi nello Stato di Tamil Nadu, apparteneva a una casta intermedia e lavorava in una fabbrica ittica di Tuticorin dove aveva conosciuto un coetaneo di cui si era innamorata . La famiglia di lei saputo del fatto ha cercato di dissuaderla organizzandole un altro matrimonio, ma per tutta risposta lei ha abbandonato tutto ed è fuggita con il suo amato. A questo punto i familiari l'hanno prima rintracciata e convinta a tornare a casa promettendole di assecondare i suoi desideri ma una volta rientrata, la 17enne invece è stata brumalmente picchiata e poi impiccata con una corda nella sua stanza dai fratelli, che poi hanno cercato di inscenare un suicidio. La polizia, intervenuta dopo l'allarme lanciato dagli abitanti del villaggio, ha ricostruito però la vicenda e arrestato i due fratelli che hanno prima negato e poi confessato il delitto.