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In sei mesi dimezzate le nuove pensioni, Inps: “Le riforme hanno funzionato”

Nel primo semestre del 2012 calano del 47% le pensioni corrisposte dall’Inps e contemporaneamente si alza di un anno l’età media per chi riceve l’assegno.
A cura di Antonio Palma
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Nei primi sei mesi del 2012 gli assegni corrisposti dall'Inps ai pensionati sono stati 84.537, un crollo del 46.99% rispetto allo stesso periodo del 2011. Non solo, da quanto risulta all'Ansa nel primo semestre di quest'anno, l'età media per l’accesso alla pensione nel privato è stata di 61,3 anni, un anno in più rispetto ai 60,4 anni del 2011. Risultati clamorosi che fanno dire al presidente dell'Istituto Previdenziale italiano, Antonio Mastrapasqua, che le riforme mese in cantiere negli ultimi mesi “hanno funzionato perfettamente” e che il sistema previdenziale italiano “è stato messo in sicurezza”. Questi dati sull'andamento del sistema pensionistico italiano sono da addebitare in gran parte all'effetto combinato della finestra mobile e dello scalino, entrambi scattati proprio dal 2011. La finestra mobile, infatti, prevede dodici mesi di attesa per i dipendenti e diciotto per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti, mentre lo scalino innalza le quote per la pensione di anzianità portando l’età minima da 59 a 60 anni a fronte di almeno 36 anni di contributi.

Altri risultati si attendono dalla riforma Fornero – Nel dettaglio, il calo del numero delle nuove pensioni si è verificato soprattutto tra i lavoratori autonomi, che devono attendere un anno e mezzo per essere collocati a riposo dopo aver raggiunto i requisiti, mentre il calo è stato più contenuto per i lavoratori dipendenti, con una flessione intorno al 35%. Ulteriori risultati si attendono dalla riforma Fornero che vedrà i suoi effetti solo a partire dal 2013 con l'abolizione delle quote e l'incorporamento della finestra mobile nei requisiti, oltre all'aumento dell'età minima per la pensione di vecchiaia. "Questi sono dati dell'economia reale del Paese, è un segnale per l'Europa e per i mercati" ha detto soddisfatto Mastrapasqua, sottolineando che al momento l'età media per il pensionamento nel settore privato è superiore di due anni rispetto alla Francia (59,3 anni) e vicinissima a quella tedesca (61,7 anni). "L’Italia ha fatto i compiti, il nostro sistema a questo punto è un esempio virtuoso di welfare previdenziale per gli altri Paesi e ha i numeri in regola per rassicurare chi vuole scommettere sul futuro positivo e stabile per i conti pubblici del nostro Paese" ha assicurato Mastrapasqua.

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