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Imprenditori mettono in guardia turisti dai massaggi in spiaggia: “Salute a rischio”

L’allarme è della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna)-Benessere e sanità, che denuncia i rischi dell’abusivismo in questo settore. I problemi principali sono due: quello sanitario, con la possibilità di contrarre infezioni a causa della scarsa igiene, dell’uso di prodotti scadenti o terapie non adeguate; e quello imprenditoriale, con migliaia di professionisti insediati da una concorrenza senza scrupoli.
A cura di C. T.
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spiaggia sindaco copia

I diffusi massaggi offerti in spiaggia possono essere tanto attranti quanto pericolosi. L'allarme è della Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna)-Benessere e sanità, che denuncia i rischi dell'abusivismo in questo settore. I problemi principali sono due: quello sanitario, con la possibilità di contrarre infezioni a causa della scarsa igiene, dell'uso di prodotti scadenti o terapie non adeguate; e quello imprenditoriale, con migliaia di professionisti insediati da una concorrenza senza scrupoli.

La Cna ha quindi proposto al ministero della Salute di portare avanti una campagna di informazione sul tema, anche in lingua straniera, per avvisare turisti e villeggianti dei pericoli del "massaggio abusivo" cui si sottopongono in spiaggia. Primo fra tutti, quello igienico. "I massaggiatori che passano dal trattamento di una persona all'altra senza lavarsi né disinfettarsi – si legge in una nota della Cna – possono trasmettere malattie cutanee (dalle dermatiti alle micosi), come se si camminasse senza protezione sui bordi di una piscina o di una doccia non igienizzate".

E poi i prodotti. Bottiglie e barattoli contenenti olii e pomate la maggior parte delle volte non hanno etichette, o sono di marchi sconosciuti, scritti in caratteri non comprensibili, con ingredienti non riconoscibili. Questi "prodotti ignoti potrebbero causare problemi alla pelle, reazioni allergiche, pericolosa foto-sensibilizzazione della cute", spiega la nota dell'associazione, che avverte anche su "ulteriori danni, anche di gravissima entità, perfino irreversibili" che possono essere provocati "dagli operatori abusivi a clienti che soffrono di patologie, pur leggere, a nervi, muscoli e ossa. Secondo gli esperti i massaggiatori di spiaggia, non avendo cognizioni tecniche nemmeno di base, con la loro azione possono causare contratture, lussazioni, fratture e anche problemi più gravi alla colonna vertebrale".

Queste pratiche vengono contrastate dal ministero dello Sviluppo economico attraverso protocolli d'intesa con le prefetture e gli enti che si occupano dei controlli del settore, per prevenire l'abusivismo sulle spiagge. Però, denuncia la confederazione, "l'estate è al giro di boa, ma non si vedono i risultati di quest'azione": "Dal 2008 al 2012 il ministero della Salute ha emesso, all'inizio della stagione estiva, ordinanze urgenti per tutelare ‘l'incolumità pubblica dal rischio derivante dall'esecuzione di massaggi lungo il litorale'. Un'attività che purtroppo si è interrotta quattro anni fa". L'appello, dunque, è proprio al ministero della Salute, affinché lanci "con grande rapidità una campagna d'informazione e di prevenzione diretta ai turisti, anche nelle principali lingue parlate dagli stranieri, per sensibilizzarli sui rischi che corrono".

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