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Gabriel García Márquez: funerali privati, ultimo saluto lunedì a Città del Messico

Funerali privati per Gabriel García Márquez i cui resti saranno cremati. Cerimonia pubblica di commemorazione al Palazzo delle Belle Arti di Città del Messico lunedì.
A cura di Antonio Palma
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Il corpo dello scrittore colombiano Gabriel Garcìa Màrquez, morto ieri all'età di 87 anni, sarà cremato in una cerimonia strettamente privata. È quanto si apprende da una dichiarazione letta da Maria Cristina Cepeda, presidente della National Fine Arts Institute, sulla porta di casa dello scrittore e Premio Nobel per la letteratura nel 1982. I funerali di  Gabriel Garcìa Màrquez quindi avverranno in forma strettamente privata a Città del Messico dove l'acclamato autore di Cent'anni di solitudine viveva ormai da moltissimo tempo. Garcìa Màrquez, infatti, viveva in Messico da diversi decenni nella sua casa in calle Fuego 144 a Città del Messico, dove era assistito  dalla moglie e dai figli Barcha Mercedes, Rodrigo e Gonzalo da quando aveva lasciato l'ospedale l'8 aprile scorso per continuare le cure mediche a domicilio. Nonostante la scelta di funerali privati per Garcìa Màrquez, una commemorazione pubblica per lo scrittore si terrà lunedì prossimo al Palazzo delle Belle Arti del Messico, un  edificio di marmo nel centro storico di Città del Messico, già in passato utilizzato come palcoscenico per l'addio definitivo a grandi figure della cultura.

Lutto in Colombia – Oltre a funerali in Messico, Gabriel Garcìa Màrquez sarà ricordato però anche nel suo Paese Natale, la Colombia. Il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, infatti dopo la morte dello scrittore ha decretato tre giorni di lutto nazionale in tutto il Paese sudamericano descrivendo Garcìa Màrquez "il colombiano che nella storia del Paese ha portato più alto il nome della Patria". Santos ha ringraziato lo scrittore per aver ricordato al mondo che "la Colombia e l'America Latina non sono, ne saranno, condannate ad altri 100 anni di solitudine e che sapremo avere una seconda opportunità". "Per noi colombiani Gabò non ha inventato il realismo magico ma è il miglior esponente di un paese che è in sé stesso realismo magico", ha aggiunto Santos, ricordando che le bandiere colombiane saranno a mezz'asta quale omaggio "a chi ha dato voce ai nostri silenzi e alle leggende dei nostri nonni". "La Colombia intera lo piange" ha concluso Santos.

Obama – Commosso ricordo dello scrittore anche da parte del presidente messicano Enrique Peña Nieto, che ha definito Garcia Marquez come "uno dei più grandi scrittori del nostro tempo che ha arricchito la vita della nostra nazione". Il Premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa invece ha detto di "sentirsi il cuore spezzato" per la morte di Garcia Marquez. Infine un ricordo è arrivato anche dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha detto che con la morte di Garcia Marquez "il mondo ha perso uno degli scrittori più grandi e visionari".

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