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Family Day: “Piazza San Giovanni è piccola, si va al Circo Massimo”

Cambiano i piani per l’evento del 30 a gennaio a Roma: ormai ci si aspetta un boom di presenze impensabile solo dieci giorni fa. I cattolici si sono ricompattati, lo stesso papa Francesco avrebbe dato l’ok ad una presenza massicia all’evento contro il ddl Cirinnà.
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Il Family Day del prossimo 30 gennaio si sposta al Circo Massimo. Gli organizzatori si sono fatti due conti ed hanno stabilito che piazza San Giovanni in Laterano è troppo piccola. Già, la piazza che ha ospitato i funerali di Enrico Berlinguer, numerosi concertoni del primo maggio e tutte le principali manifestazioni politiche, sindacali ed associative italiane negli ultimi decenni, tra cui i Family Day del 2007 e del 2014, viene considerata “troppo piccola” dal mondo cattolico, che in queste ore si sta organizzando per portare a Roma oltre un milione di persone per protestare contro il ddl Cirinnà.

E’ stato anche deciso di cancellare il corteo di protesta contro le unioni civili e le adozioni per le coppie omosessuali. Troppe persone a sfilare per le strade della Capitale di sabato mattina: sarebbe stato il caos ed anche le forze dell’ordine hanno chiesto che il piano fosse cancellato. Questo consentirà, tra l’altro, a gruppi parrocchiali e di movimenti cattolici che partiranno nella notte dalle zone più lontane d’Italia, dal Piemonte come dalla Calabria, di arrivare in tempo a Roma per l’inizio della manifestazione, visto che l’orario è stato spostato: non più alle 10, ma alle 14, mentre la conclusione è prevista per le 17.

“Siamo troppi, arriva una marea di adesioni” annuncia su Facebook Mario Adinolfi, direttore de La Croce. Eppure, appena una decina di giorni fa, il ddl Cirinnà divideva il mondo cattolico. Da una parte monsignor Nunzio Galantino e la Conferenza Episcopale Italiana che decidevano di non schierarsi, dall’altra parrocchie e movimenti cattolici di base. Nel giro di pochi giorni tutto è cambiato. Monsignor Galantino, che della Cei è segretario generale, ha virato rotta, parlando in maniera netta contro il ddl Cirinnà; pochi giorni dopo, l’ha seguito, con parole ancora più chiare, il presidente della Cei, l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, che ricopre il suo ruolo per decisione diretta del Papa. E’ chiaro, a questo punto, che lo stesso Francesco, che si è espresso più volte a favore dei diritti della famiglia “tradizionale” abbia dato il proprio via libera ad una adesione massiccia. Ogni ora crescono le adesioni di vescovi da ogni parte d’Italia e nelle prossime ore potrebbe aderire anche il Forum delle Associazioni Familiari, che rappresenta quattro milioni di famiglie italiane, e che si era mostrato tiepido, fino a pochi giorni or sono, nei confronti del Family Day.

Addirittura, Trenitalia ha deciso di accordare uno sconto del 30% sui biglietti da e verso Roma il prossimo 30 gennaio, come annuncia il Comitato Difendiamo i Nostri Figli, che rende anche noto che “da venerdì sarà disponibile un numero verde nazionale a cui poter far riferimenti per le prenotazioni dei biglietti scontati.”

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