11 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Draghi: “potremmo aumentare liquidità nell’eurozona”; Fmi: “Ripresa lenta”

Per dare maggior impulso alla crescita, la Banca Centrale Europea potrebbe decidere di abbassare di nuovo i tassi di interesse per accrescere la massa di moneta circolante. Negli Usa, invece, si valuta l’alternativa opposta.
A cura di Redazione
11 CONDIVISIONI
Immagine

Se "la politica monetaria non può far tutto", come ha ricordato il presidente della Bce Mario Draghi, è pur vero che può fare qualcosa, se non molto. È lo stesso numero uno della società bancaria europea che nel corso dell'incontro del Fmi tenutosi a Lima ha riferito di esser pronto ad aumentare la liquidità di moneta nell'eurozona, rassicurando circa il livello dell'inflazione che dovrebbe tenersi basso nel breve periodo. Durante il suo incontro con la presidente della Fed Janet Yellen, Draghi ha ricordato le differenze tra l'economia europea e quella statunitense, poiché "la ripresa si è rafforzata negli Stati Uniti, [ma] nell'area euro è graduale". E così se negli Usa si sta considerando la possibilità di alzare i tassi di interesse – limitando indirettamente la liquidità – in Europa si valuta il contrario e si osserva il processo di riforme nei singoli paesi dell'Ue. E a proposito dei singoli membri dell'eurozona non poteva non giungere un avvertimento sul debito rivolto agli stati che "devono mantenere una elevata disciplina fiscale per evitare di essere penalizzati quando la fase di bassi tassi terminerà". Dall'Italia giungono le rassicurazione di Pier Carlo Padoan, Ministro dell'economia che osserva che nel Bel Paese "è in corso una ripresa più forte delle attese. Le condizioni finanziarie sono migliorate e il "consolidamento continuerà".

Mentre l'Italia si sente chiamare in causa, ciò che all'orizzonte si mostra più minaccioso parla in realtà un'altra lingua. La crisi finanziaria di Pechino e quella ormai nota della Grecia trovano confortanti rassicurazioni nelle parole di Draghi: mentre le autorità cinesi rassicurano sulla crescita, le banche greche sarebbero pronte a ricapitalizzare entro la fine dell'anno. La situazione tuttavia non sarebbe così tranquilla come è stata rappresentata dal presidente della Bce, almeno secondo il giudizio dell'Imfc (International Monetary and Financial Committee). Il comitato del Fondo Monetario Internazionale ha osservato che la ripresa risulta essere ancora lenta e che dunque il rischio di outlook negativi è aumentato.

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views