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Draghi: “L’euro è irrevocabile, ci tiene uniti in tempi di nazionalismi”

Il presidente della Bce rilancia la centralità della moneta unica nel progetto europeo: “Con l’euro abbiamo forgiato bond che sono sopravvissuti alla peggiore crisi economia dalla Seconda guerra mondiale”
A cura di Antonio Palma
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"L’euro è irrevocabile" perché "ci tiene uniti in tempi di chiusure nazionali". Lo ha ribadito oggi il Presidente della Bce Mario Draghi parlando al Parlamento europeo durante la consueta audizione davanti alla commissione Affari economici. Il numero uno dell'Eurotower di fronte ai parlamentari europei ancora una volta ha vestito la maglia dell'europeista senza se e senza ma, rilanciando la centralità della moneta unica e difendendo le politiche monetarie della Bce. In un momento di crisi economica come questo, tornare alla situazione precedente in tema di regolamentazione "è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno" ha spiegato Draghi.

"È  facile sottostimare la forza di questo impegno politico che ci ha tenuto insieme per 60 anni in tempi difficili", quando "vi è la forte tentazione di rivoltarsi conto i propri vicini o di cercare soluzioni nazionali" ha sottolineato il governatore della banca centrale europea, ricordando che  "con la moneta unica abbiamo forgiato bond che sono sopravvissuti alla peggiore crisi economia dalla Seconda guerra mondiale". Per quanto riguarda l'idea di un'Unione a più velocità, come ipotizzato da qualcuno, Draghi ha ricordato che si tratta di " un concetto ancora da sviluppare, una visione appena abbozzata su cui non sono in grado di esprimere alcun commento".

Ad ogni modo la Bce continuerà con il programma del Quantitative Easing ed è pronta ad aumentarlo "in termini di dimensioni o durata" in caso di bisogno. "I benefici delle nostra politica monetaria superano chiaramente i potenziali effetti collaterali e questi sono meglio affrontati, se necessario, attraverso altre politiche" ha spiegato Draghi. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di un ritorno al protezionismo dovuto alla presidenza Trump in Usa, Draghi invece ha scandito: "Oggi guardiamo con preoccupazione a annunci di potenziali misure protezionistiche. L'Ue è stata creata sulle basi del libero scambio, dovremo giudicare quando vedremo quello che è stato annunciato".

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