195 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dopo la pensione? Conviene andare all’estero. Gli italiani ne sono convinti

Due italiani su tre pensano di lasciare il Paese dopo la pensione per “mantenere uno stile di vita simile a quello attuale”. Il dato emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare. La metà dei nostri connazionali teme, invece, che la propria pensione non sarà sufficiente una volta usciti dal mondo del lavoro.
A cura di Biagio Chiariello
195 CONDIVISIONI
Immagine

Gli italiani che si avvicinano all’età della pensione vedono accrescere il desiderio di trasferirsi all’estero per poter mantenere uno stile di vita simile a quello attuale, e trovare un ambiente e servizi più adatti alla terza età, senza trascurare la possibilità di fare nuove esperienze. Una prospettiva che accomuna il 64% degli italiani. È il quadro che emerge dall’Osservatorio di Reale Mutua dedicato al welfare. Più della metà degli italiani futuri pensionati (55%), infatti, teme che l’assegno mensile non sarà sufficiente a mantenere un tenore di vita adeguato una volta usciti dal mondo del lavoro, e un ulteriore 26% vede molta incertezza all’orizzonte. Fra le principali paure quella di non poter sostenere le spese mediche di cui si potrebbe aver bisogno andando in là con l’avanzare degli anni e gli inevitabili acciacchi del tempo (45%), o persino cadere in povertà assoluta (33%), non riuscire a dare sostegno economico a figli e nipoti (32%) e dover gravare economicamente sulla famiglia anche per le necessità quotidiane (26%). Al di là di quello potrebbe sembra un pessimismo marcato, sono anche le difficoltà del presente che portano i pensionati del futuro a guardare con qualche ombra agli anni che verranno, a partire dal timore di inconvenienti e spese straordinarie, che costringano a metter mano al portafoglio anzitempo (45%) o una generale difficoltà a risparmiare per la vecchiaia (41%). Impensieriscono anche la precarietà del lavoro (38%) e dell’attuale scenario economico (44%) e normativo (36%).

La previdenza complementare sembra la misura di welfare più gettonata da integrare alla pensione per prepararsi al meglio alla vecchiaia: il 55 per cento degli intervistati la gradisce. Di questi il 52% punta ad un fondo pensione, il 37% con un piano individuale di risparmio e il restante 11% stipulerebbe una polizza assicurativa. Ciò che conta, dicono gli italiani, è pensarci per tempo, fin da giovani (33%) o da quando si inizia la propria carriera lavorativa (38%).Solo un italiano su tre (34%), invece, investirebbe i propri soldi nel mattone. Un dato che forse stupisce se si pensa che nel nostro Paese la casa è da sempre considerata un bene prezioso in tempi difficili. Per il 25% infine la soluzione è tenere i soldi sul proprio conto corrente, mentre per una quota analoga la soluzione è investire i propri risparmi sul mercato finanziario.

195 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views