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Disoccupazione a luglio scende al 12%, salgono gli occupati anche tra i giovani

Secondo i dati Istat, netta inversione di tendenza a luglio per l’occupazione italiana. La disoccupazione giovanile scende di 2,5 punti su base mensile.
A cura di Antonio Palma
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Buone notizie per l'economia italiana visto che con una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi mesi, il tasso di disoccupazione fa registrare un deciso calo sia su base mensile che su base annua. Lo segnala l'Istat fornendo i dati provvisori relativi all'occupazione italiana nel mese di luglio. Secondo i numeri forniti dall'istituto di statistica, infatti, dopo la crescita degli ultimi due mesi, a luglio su base mensile i disoccupati diminuiscono del 4,4%, mentre il tasso di disoccupazione cala di 0,5 punti percentuali, attestandosi al 12%. Rispetto ai dodici mesi invece la disoccupazione diminuisce addirittura del 6,6% (-217 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 0,9 punti percentuali. Per quanto riguarda l'occupazione, su base mensile cresce ancora dello 0,2% (+44 mila), mentre il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,3%. Nell'anno l'occupazione invece cresce dell'1,1% (+235 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,7 punti percentuali.

A beneficiare di questo aumento dell'occupazione anche i giovani under 25. Sempre secondo i dati dell'Istat, infatti, l’aumento dell’occupazione a luglio 2015 coinvolge anche la fascia di età dei 15-24enni per la quale si registra un aumento del 2,6% rispetto a giugno (+22 mila), mentre il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,2%, aumenta di 0,4 punti percentuali. Anche il numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-51 mila, pari a -7,6%), quindi Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi, è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. In termini tendenziali, cioè rispetto a luglio 2014, il tasso di occupazione dei giovani invece cala di 0,5 punti percentuali, cala anche il tasso di disoccupazione (-2,6 punti), a fronte di una crescita del tasso di inattività di 2 punti.

Ad influire su questi dati in parte infatti è anche il numero degli inattivi cioè di coloro che non sono occupati e non cercano lavoro. Dopo la lieve crescita di maggio (+0,1%) e il calo di giugno (-0,3%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni infatti aumenta nell’ultimo mese dello 0,7% (+99 mila persone inattive, prevalentemente donne). Il tasso di inattività quindi è pari al 35,9%, in aumento di 0,3 punti percentuali. Su base annua l’inattività invece è in calo dello 0,6% (-87 mila persone inattive) e il tasso di inattività di 0,1 punti. Per quanto riguarda i giovani la stima del numero di inattivi è in aumento dello 0,6% nel confronto mensile (+27 mila), mentre il tasso di inattività cresce di 0,5 punti percentuali, arrivando al 74,4%. Infine nel confronto rispetto ai tre mesi precedenti, cioè nel periodo maggio-luglio 2015, il tasso di occupazione cresce di 0,2 punti percentuali, mentre calano il tasso di disoccupazione (-0,1 punti) e il tasso di inattività (-0,1 punti).

Buone notizie per il nostro Paese anche dai dati della crescita economica. A sorpresa infatti l'Istat ha rivisto al rialzo le stime del Pil relative al primo e al secondo trimestre del 2015. Nel dettaglio, secondo i dati dell'istituto di statistica, nei primi tre mesi dell'anno il Prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,4% rispetto allo +0,3% della stima precedente, mentre nel secondo trimestre il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (da +0,2% stimato in precedenza) e dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2014 (da +0,5% della stima precedente). Dati che fanno esultare il Premier Renzi che attraverso i canali social ha commentato: "Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono". Dello stesso tono anche il messaggio del ministro dell'economia Padoan che ha sottolineato: "La crescita economica acquisita per il 2015 è +0,6%, già vicina alla nostra stima per l’anno (+0,7%)".

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