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Dimissioni del Papa: Monsignor Bettazzi le anticipò un anno fa (AUDIO)

Il 13 febbraio del 2012, praticamente un anno prima della decisione annunciata di Papa Benedetto XVI di lasciare il suo incarico, era stato Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, a parlarne pubblicamente in radio.
A cura di Susanna Picone
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Il 13 febbraio del 2012, praticamente un anno prima della decisione annunciata di Papa Benedetto XVI di lasciare il suo incarico, era stato Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea, a parlarne pubblicamente in radio.

La notizia della decisione di Papa Benedetto XVI di lasciare il pontificato a partire dal prossimo 28 febbraio è arrivata inaspettata per tutti, tanto che lo stesso decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano, ha parlato di “un fulmine a ciel sereno”. Benedetto XVI lascia per il bene della Chiesa, perché sente ormai il peso di quell’incarico. Tutti i giornali internazionali titolano in prima pagina con quanto sta accadendo in Vaticano, scrivendo della “storica” decisione del Papa. Eppure, già un anno fa, qualcuno aveva fatto riferimento, con una certa convinzione, alle possibili dimissioni di Benedetto XVI. Era il 13 febbraio del 2012 quando Monsignor Luigi Bettazzi, ex Vescovo di Ivrea, commentava alla radiotrasmissione “Un giorno da pecora” le ipotesi di attentato al Papa di quei giorni. Ebbene, secondo Bettazzi l’ipotesi di un attentato a Ratzinger era qualcosa di piuttosto lontano tanto da indurlo a ipotizzare che si trattasse di una “manovra” per preparare la comunità cattolica al successivo annuncio di dimissioni.

“Penso che lui si senta molto stanco” – Un “complotto”, insomma, dato che il Papa stava già pensando alle dimissioni (anche se, diceva il Monsignor, vengono smentite). A suo avviso, dunque, c’era la possibilità che Benedetto XVI, da lui definito una “persona così mite”, arrivasse a questa decisione. Monsignor Bettazzi rispose infatti in maniera molto chiara ai giornalisti che lo intervistavano in radio: “Ratzinger ha intenzione di dimettersi?”, gli chiesero. La risposta fu: “Io credo di sì […] penso che lui si senta molto stanco, basta vederlo, è uno abituato agli studi”. Queste erano le motivazioni, secondo Bettazzi, che avrebbero potuto portare alla decisione, giunta oggi, del Pontefice. Di fronte ai problemi che ci sono, di fronte alle tensioni all’interno della Curia, di fronte a tali problemi, secondo il Monsignore, il Pontefice avrebbe potuto pensare “che di queste cose se ne occuperà il nuovo Papa”.

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