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Da Strasburgo speranza per Berlusconi, la Corte esaminerà uno dei ricorsi

La Corte europea ha comunicato ai legali di Berlusconi che esaminerà il ricorso per “violazione delle regole del giusto processo”.
A cura di Antonio Palma
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La Corte europea dei diritti dell’uomo ha deciso che esaminerà uno dei ricorsi, quello per “violazione delle regole del giusto processo”, presentato dai legali di Silvio Berlusconi in merito alla sentenza definitiva del processo Mediaset. A rivelarlo sono stati proprio gli avvocati dell’ex Premier, Longo e Ghedini, anche se precisano che ancora non è stata stabilita una data per la discussione. La comunicazione della Corte di Strasburgo  è stata notificata ai legali di Berlusconi nelle scorse settimane. La Corte ritiene “degne" di valutazione alcune circostanze verificatesi durante il processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset e che per gli avvocati di Berlusconi sono state "violazioni ripetute dei diritti dell'imputato", come la lista di testi tagliata dai giudici o la non ammissione di alcune prove.

Ancora non fissata la data per la discussione

Berlusconi fu condannato in Cassazione in via definitiva per frode fiscale a quattro anni di carcere di cui tre condonati da indulto. All’ex Premier fu poi concesso l’affidamento ai servizi sociali presso una struttura a Cesano Boscone per 10 mesi. Al momento comunque la notizia non è di quelle che passa inosservate dato che se la Corte europea dei diritti dell’uomo dovesse dare ragione all'ex premier e riconoscere le violazioni, la sentenza di condanna verrebbe annullata e Berlusconi potrebbe ritornare non solo a votare ma anche a candidarsi per le nuove elezioni. La Corte in passato invece aveva rifiutato di trattare “con procedura prioritaria” il suo ricorso contro la legge Severino.

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