Dà la caccia a un ragno, ma le urla in piena notte allarmano i vicini: arriva la polizia

Urla in piena notte, rumore di mobili rovesciati, minacce come “ti ammazzo”, “muori” e simili: sono tutti gli elementi che la notte del 21 novembre scorso hanno spinto alcuni abitanti di Wollstonecraft, un quartiere di Sydney, a chiamare la polizia. Segnalavano una violenta lite domestica in corso. La polizia, così, è intervenuta alle due di notte nella casa delle “urla” e, bussando alla porta, si è trovata dinanzi un uomo col fiatone. È stata la stessa polizia a raccontare l’episodio sulla sua pagina Facebook. Intervenuti sul posto, i poliziotti hanno scoperto un’altra verità: l’uomo in quella casa stava “litigando” solo con un ragno. “Diverse pattuglie si sono presentate all'indirizzo, gli agenti hanno cominciato a bussare. Un uomo si è presentato alla porta, aveva il fiatone ed era piuttosto in affanno”, hanno scritto su Facebook riportando poi il colloquio tra il padrone di casa e le forze dell’ordine.

“Dov'è sua moglie?”, chiede un agente. “Ummm… Non ce l'ho”, risponde l’uomo alla porta. “Dov'è la sua fidanzata?”. “Non sono fidanzato”. “È stato segnalato un incidente domestico, con urla femminili. Dov'è la donna?”. “Non so di cosa stia parlando, io vivo da solo”, continua a difendersi l’uomo. “Su, la gente ha sentito che lei stava per ucciderla. Si sentivano rumori di mobili rovesciati. Avanti, cosa le ha fatto?”. Alla fine l’uomo “confessa”: “Era un ragno”. “Era un ragno! Uno bello grosso!”, ha proseguito il sospettato. “E le urla della donna?”, chiede ancora l’agente incredulo. “Sì, scusate, ero io, odio davvero i ragni, sul serio”. Dinanzi a questa verità la polizia non ha potuto che confermare la versione dell’uomo: “Stava dando la caccia a un ragno piuttosto grosso usando un barattolo. Dopo qualche risata e una rapida occhiata in giro per verificare che non ci fossero feriti (a parte il ragno), ce ne siamo andati”.