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Cop21, Cina e Stati Uniti ratificano l’accordo di Parigi sul clima

Stati Uniti e Cina, da sole, rappresentano il 38% delle emissioni globali di gas serra e la decisione rappresenta un importante passo avanti nell’attuazione del testo, che sarà operativo quando sarà ratificato da almeno 55 paesi che producono un totale del 55% delle emissioni globali.
A cura di C. T.
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U.S. President Barack Obama arrives at Hangzhou Xiaoshan international airport before the G20 Summit in Hangzhou, Zhejiang province, China September 3, 2016. REUTERS/Damir Sagolj

Oggi il parlamento cinese ha ratificato l'accordo sul clima firmato l'anno scorso a Parigi al termine della COP21, in vista dell'incontro oggi alla vigilia del G20 di Hangzhou tra il presidente Xi Jinping e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Dopo il summit tra i due, anche gli Stati Uniti hanno annunciato la ratifica dell'accordo, che definisce gli obiettivi globali per combattere cambiamento climatico. Stati Uniti e Cina, da sole, rappresentano il 38% delle emissioni globali di gas serra e la decisione rappresenta un importante passo avanti nell'attuazione del testo, che sarà operativo quando sarà ratificato da almeno 55 paesi che producono un totale del 55% delle emissioni globali. Prima delle due potenze, infatti, solo 24 nazioni che rappresentano poco più dell'1 per cento delle emissioni globali hanno ratificato l'accordo – approvato da quasi 200 paesi a Parigi a dicembre.

Obama e Jinping hanno consegnato simbolicamente al Segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, i documenti in cui si notifica l'adesione dei rispettivi Paesi al trattato che mira a contenere il riscaldamento climatico. Per il presidente Usa, la cooperazione è "la miglior chance che abbiamo" per salvare il pianeta.

Renzi in Cina: "Italia aperta al cambiamento"

"Quello che conta è essere aperti al cambiamento e al futuro. È quello che sta accadendo ora in Italia, dopo molto anni di crisi l'Italia ha ricominciato a marciare nella giusta direzione", ha detto il premier Matteo Renzi, intervenendo all'Università di Shanghai. Quella tra Italia e Cina è un'amicizia che "attraversato i secoli", ha aggiunto, e "l'amicizia è più utile al mondo delle ricchezze". Il premier ha poi annunciato che tornerà "l'anno prossimo per una visita ufficiale. C'è spazio per fare un percorso" in Cina. Il presidente cinese parlando con Renzi ha detto che il suo Paese intende lavorare con l’Italia per promuovere la partnership strategica bilaterale e ha proposto che Cina e Italia continuino a "fidarsi reciprocamente l’uno dell’altro" su questioni riguardanti interessi e preoccupazioni chiave.

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