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Concordia, Genova o Piombino per la demolizione? Decide Renzi

Tutti sembrano propendere per il porto ligure, ma il governatore della Toscana vuole Piombino. Alla fine si deciderà in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
A cura di Biagio Chiariello
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Sarà il governo, l’arbitro che sceglierà chi, fra Genova e Piombino, demolirà la Concordia. A questa decisione si è arrivati perché non si è ancora trovato un accordo su quale porto dovrà occuparsi dello smantellamento della nave da crociera naufragata due anni e mezzo fa all’ombra dell’isola del Giglio. La palla quindi è passata al premier Matteo Renzi e al Consiglio dei Ministri che dovrà prendere una decisione entro 7 giorni. Ma è bene dire che si tratterà di un giudizio solo teoricamente superpartes: visto che la Protezione Civile durante la conferenza dei servizi riunita ieri a Roma ha optato per Genova: 17 voti contro i 2 di Piombino. I motivi sono quelli già elencati da tempo: anzitutto una questione economica e cioè un risparmio di circa 10 milioni di euro; poi il fatto che il porto toscano non sarebbe pronto prima di settembre. Troppo tardi, considerato che l’intenzione è quella di cominciare le operazioni nella seconda la metà di luglio.

Genova o Piombino?

Ma contro l’ipotesi Genova si è scagliato Enrico Rossi. Il governatore della Toscana insiste per Piombino, dove, anche col sostegno del governo (un’ottantina di milioni), sta nascendo un polo per smantellare le grandi navi, anche con il beneplacito dell’Unione Europea. La Concordia potrebbe essere la prima. "Durante la conferenza dei servizi – ha raccontato Rossi – mi sono dichiarato disponibile a votare a favore di Genova a condizione che il 20 luglio, un giorno prima del rigalleggiamento del relitto, la conferenza dei servizi facesse un sopralluogo per verificare se il porto di Piombino sarebbe stato pronto a settembre. Ma neppure questa subordinata è stata presa in considerazione"."Mi auguro che il consiglio dei ministri – ha dichiarato il governatore – prenda in considerazione la mia subordinata". Tuttavia anche i rappresentanti di Costa hanno ribadito che "il trasferimento e il successivo smaltimento del relitto a Genova è l'unica soluzione idonea in Italia". Mentre il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha spiegato che gli esperti hanno già indicato le date dei lavori: l’8 luglio terminerà il lavoro di allestimento dei cassoni, il 12 e il 13 comincerà l’operazione di rigalleggiamento e il 20 la Concordia potrà essere mossa tempo permettendo.

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