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Brexit, Visco: “Banche centrali europee pronte se la Gran Bretagna uscirà dall’UE”

Il Fondo Monetario Internazionale è convinto che, in caso di Brexit, il Pil della Gran Bretagna subirà una recessione.
A cura di Davide Falcioni
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In caso di Brexit il Regno Unito scivolerebbe in recessione. A sollevare l'allarme è il Fondo Monetario Internazionale, che torna a commentare le conseguenze di un'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea preconizzando scenari tutt'altro che felici. Il Pil inglese, infatti, nello scenario in cui la Gran Bretagna scegliesse di restare nella Ue, è previsto in salita del 2,2% continuando la tendenza in corso da anni. Nel caso di addio, invece, il Fondo tratteggia due scenari: una crescita contenuta dell'1,4% o una contrazione dello 0,8%.

Visco: "Banche centrali pronte in caso di Brexit"

Ma quali saranno i rischi di un'ipotetica uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, soprattutto per l'Italia. Secondo Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, il nostro paese non subirebbe gravi conseguenze anche se indubbiamente gli effetti si farebbero sentire: "Un voto della Gran Bretagna a favore dell'uscita dall'Ue è il rischio che ci preoccupa di più al momento – ha detto a Repubblica Visco -. Ne stiamo già vedendo gli effetti sul mercato delle valute e delle obbligazioni. Teniamo d'occhio questo rischio giorno per giorno e tutte le banche centrali, non solo la banca centrale europea, sono pronte a intervenire con gli strumenti convenzionali che hanno: i tassi d'interesse, i repo, gli swap", spiega il governatore. In Italia, "l'aumento degli spread di questi giorni è dovuto alla riduzione sui tassi d'interesse in Germania, mentre il prezzo del debito italiano è rimasto più o meno invariato".

Il referendum sul Brexit si terrà il 23 giugno, ovvero giovedì prossimo: i cittadini britannici potranno con il loro voto decidere se Londra dovrà rimanere oppure no nell'Unione Europea. La consultazione è assai delicata e non pochi temono che un'eventuale vittoria del "sì" all'uscita del paese dall'UE possa innescare un effetto domino in altri paesi, aumentando ulteriormente un euroscetticismo già piuttosto significativo.

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