Bombardieri russi violano spazio aereo Nato, intercettati da caccia
Tensione alle stelle tra Russia e Nato dopo la crisi in Ucraina e la recente annessione della Crimea da parte di Mosca. Alcuni bombardieri strategici russi hanno violato negli ultimi giorni più volte lo spazio aereo di diversi paesi occidentali nel Nord Europa, anche se di pochissime miglia, facendo scattare l'immediata allerta di tutte le forze aeree Nato nella zona. Come raccontano alcuni media britannici e tedeschi citando fonti militari, l'ultimo episodio ieri quando due bombardieri russi sono stati immediatamente avvicinati dai caccia dell'aviazione olandese, F-16 partiti da Volkel, e scortati fuori dallo spazio aereo nazionale. "Erano Tupolev-95, li abbiamo respinti, incidenti simili si erano verificati già in dicembre e in febbraio, e noi della Nato ci aspettiamo che si facciano più frequenti" ha dichiarato il maggiore Wilko Ter Horst dell'aviazione olandese riportato dalla Cnn. Come raccontano i media locali, un altro incidente analogo è avvenuto poche ore prima al largo della Scozia dove sempre due bombardieri atomici russi, definiti "Bear" in codice Nato, si sono avvicinati allo spazio aereo britannico rimanendo al limite dello spazio aereo di competenza inglese. Anche in questo caso si sono alzati in volo alcuni caccia della Royal Air Force, Eurofighter partiti dalla base di Leuchars, che hanno allontanato i bombardieri.
Incidenti non del tutto nuovi ma che in un momento come questo aggravano lo stato di tensione nell'area. Pochi giorni fa la Royal Navy britannica è stata costretta ad inviare diverse unità navali per controllare i movimenti di alcune navi russe che si stavano avvicinando alle acque territoriali del Regno Unito. Questo nuovo attivismo militare russo secondo le diplomazie occidentali è proprio da addebitare alla crisi ucraina. La stessa Nato, infatti, ha già annunciato che rafforzerà le difese aeree nella parte est del suo territorio: Eurofighter britannici, F-16 danesi e probabilmente anche caccia francesi saranno schierati nei tre paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, e in Polonia, affiancando gli F-15 ed F-16 americani già inviati in zona.