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Boia Isis uccide cinque presunte spie e minaccia Cameron: “Schiavo degli USA”

Un uomo, considerato uno degli eredi di Jihadi Joh, ha ucciso cinque persone e minacciato il Regno Unito: “Britannici, sappiate che vi invaderemo. Pensate che il vostro governo si prenderà cura di voi quando sarete nelle nostre mani?”.
A cura di Davide Falcioni
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Un combattente dello Stato Islamico lancia una nuova sfida all'Inghilterra e in un video definisce il primo ministro Cameron un "imbecille" per aver deciso di partecipare alla guerra allo Stato Islamico. Il premier britannico viene anche definito uno "schiavo degli Stati Uniti". Nella sequenza poi vengono giustiziate – stavolta con un colpo di pistola – 5 presunte "spie" accusate di lavorare per Londra.

Il miliziano parla in perfetto inglese e sembra simulare in tutto e per tutto i modi di Jihadi Joh, il "boia" ucciso lo scorso novembre in seguito a un attacco con un drone. L'uomo, che punta ripetutamente una pistola verso la telecamera, si rivolge direttamente a Cameron – definito "leader insignificante" – e minaccia gli inglesi: "Britannici, sappiate che vi invaderemo. Pensate che il vostro governo si prenderà cura di voi quando sarete nelle nostre mani?". "Perderete questa guerra, come avete perso in Iraq e Afghanistan".

Quella che segue è una scena agghiacciante: cinque uomini, vestiti con una tuta arancione e inginocchiati, vengono uccisi con un colpo di pistola alla testa dopo aver confessato in lingua araba di "lavorare per i servizi segreti britannici". Uno di loro, prima di essere giustiziato, avrebbe confessato di aver rivelato informazioni che avrebbero permesso alla coalizione di localizzare i bersagli. Il filmato si conclude con l'immagine di un bambino che in inglese minaccia di uccidere tutti i miscredenti.

Le modalità di esecuzione dei "condannati" e lo stile con cui il boia si rivolge alla telecamera ricorda quello di Jihadi Joh, 26enne londinese, figlio di una famiglia agiata, che negli anni scorsi ha sposato la causa dello Stato Islamico andando a combattere in prima persona in Siria e arrivando a decapitare diversi ostaggi davanti a delle telecamere.

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