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Bambino in lacrime picchiato dall’insegnante a scuola: ma per le autorità è tutto normale

Accade in Afghanistan dove le punizioni corporali degli alunni sono vietate ma largamente diffuse e accettate.
A cura di Antonio Palma
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Un bimbo in lacrime che piange disperato implorando ripetutamente perdono mentre l'insegnante di scuola lo picchia irremovibile sotto gli occhi terrorizzati degli altri compagni. È quello che si vede in un breve video diffuso online e girato in un istituto scolastico di Kotal Kheyr Khane, sobborgo di Kabul, capitale dell'Afghanistan. Come raccontano i media locali, nonostante il nome dell'insegnante che percuote il piccolo con un rosario musulmano sia stato reso noto e che le punizioni corporali nei confronti degli alunni siano formalmente vietate dalla legge nel Paese, contro di lui non è stato preso nessun provvedimento. Per le autorità locali infatti si tratte di un comportamento normale e largamente diffuso e quindi l'insegnante sta continuando i suo lavoro normale nella stessa scuola.

Come ha confermato anche il docente all'Università di Kabul Shafigh Shargh interpellato al sito web France24, purtroppo il fenomeno delle violenze sui piccoli alunni sembra un aspetto difficilmente estirpabile nelle scuole afghane. "I nostri insegnanti usano metodi di insegnamento antichi e non hanno mai ricevuto una formazione adeguata Inoltre per la maggior parte delle famiglie afghane le punizioni corporali sono qualcosa di normale e sono accettate come parte dell'educazione di un bambino" sottolineato il professore Shargh, concludendo: "Ci vorrà del tempo prima che questo problema sia realmente affrontato nella nostra società. Insegnanti e studenti devono capire che tali pratiche sono inaccettabili".

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